Gallera a fine corsa? Una nota della Lega lo scarica per le parole sui ritardi nelle vaccinazioni

L’assessore al Welfare aveva attribuito il ritardo nel piano di distribuzione dei vaccini ai medici e agli infermieri che erano in ferie per queste festività

«Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa». L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera aveva commentato così le critiche arrivate alla Regione per la gestione delle prime fasi del piano vaccini. Parole da cui la Lega, secondo fonti riportate dall’agenzia stampa Ansa, avrebbe subito preso le distanze: «Le dichiarazioni dell’assessore Gallera non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia. Non possono comunque essere strumentalizzate dal governo Conte per accusare la Lombardia di ritardi nella campagna vaccinale».


Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di Covid in Lombardia sono arrivati a 1.709, con circa 13 mila tamponi. 38 i decessi registrati. Fino a ieri nella regione più colpita dall’epidemia di Coronavirus erano state inoculate 2.171 dosi di vaccino delle oltre 80 mila arrivate, meno del 3%. Altre regioni, come Lazio e Umbria, hanno già superato la soglia del 20%. Gallera ha assicurato però che nei prossimi giorni il piano per la distribuzione del vaccino tornerà a regime: «Trovo agghiacciante la classifica di chi finora ha vaccinato più persone, i conti facciamoli tra 15 o 20 giorni. Staremo nei tempi previsti».


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