L’esercito, la militanza per Trump e i tweet di QAnon. Chi era Ashli Babbitt, la manifestante morta a Capitol Hill

35 anni, veterana dell’esercito con alle spalle missioni in Afghanistan e Iraq. Tutto quello che sappiamo sull’unica vittima degli assalti a Capitol Hill di cui è stata diffusa l’identità

Uno spiraglio nella porta. Un balzo per tentare di superarla. Il proiettile, sparato in mezzo all’addome da una delle guardie che stavano bloccando gli assaltatori entrati a Capitol Hill. Gli ultimi istanti di vita di Ashli Babbitt sono stati ripresi da un video girato da un manifestante che era appena dietro di lei. Immagini crude, diventate virali su Parler, il social network senza moderazione diventato il rifugio dell’universo pro-Trump dopo i ban ricevuti dalle piattaforme più note della Silicon Valley.


Ashli Babbitt, 35 anni, era nata a San Diego, California. Stando alle dichiarazioni rilasciate dall’ex marito Timoty McEntee, Ashli era una veterana dell’Air Force. Aveva partecipato a missioni militari in Afghanistan e Iraq per poi andare con la National Guard in Kuwait e in Qatar. Dopo la separazione con McEntee nel 2019, Ashli si era risposata con Aaron Babbitt. Con lui gestiva un’attività che si occupa di forniture per piscine. Oltre all’ex marito, altri familiari di Ashli hanno rilasciato interviste ai media. Una delle prime è stata la suocera che ha commentato: «Davvero non so perché abbia deciso di fare ciò. Era una donna meravigliosa, con un grande cuore e una mente forte»


L’account Twitter di Ashli e le teoria QAnon

TWITTER | La bio del profilo ufficiale di Ashli Babbitt

Gli ultimi tweet del suo account ufficiale riguardano tutti la manifestazione organizzata a Washington per sostenere Donald Trump e le sue teorie sulle frodi elettorali. Scorrendo indietro nel suo profilo si leggono solo contenuti politici. Frasi di sostegno per Trump, denunce per voti sottratti ai repubblicani ma anche richieste di scarcerazione per Julian Assange. La speranza di molti sostenitori di Trump, infatti, è che il fondatore di Wikileaks riveli particolari compromettenti per i vecchi governi democratici.

Lo scorso 7 settembre Ashli ha pubblicato anche una foto tratta dalla Boat Parade di San Diego organizzata per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump. In questo scatto è ritratta con una maglietta che recita We Are Q. La Q si riferisce alla teoria QAnon, secondo cui il mondo è governato da una setta di satanisti pedofili contro cui Trump ha dovuto lottare durante la sua presidenza. La sua militanza a favore di Trump risale al 2016, l’anno dell’elezione del Presidente, come dimostra la prima immagine pubblicata dal suo account Twitter.

Le indagini della polizia e gli altri manifestanti morti durante l’assalto

L’ultimo bilancio per gli assalitori di Capitol Hill è di 4 morti, 6 feriti e 52 persone arrestate. Il capo della polizia di Washington Robert Contee ha dichiarto invece che fra gli agenti ci sarebbero 15 feriti, uno dei quali in condizioni gravi. Al momento sono in corso le indagini per capire chi abbia sparato a Ashli e come siano morti gli altri manifestanti, dei quali non è ancora stata svelata l’identità.

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