L’avvertimento da palazzo Chigi (con M5s e Pd): «Se Renzi apre la crisi è fuori da un nuovo governo Conte»

di Redazione

Sia Il M5S sia il Pd sarebbero contrari a una crisi al buio. Lo ha spiegato il segretario dem Nicola Zingaretti che ha definito il piano d’attacco lanciato da Renzi «un grave errore politico»

Il braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi fa viaggiare speditamente il governo verso la crisi. Nelle ore che precedono il cruciale Consiglio di ministri – durante il quale si temono le dimissioni delle renziane Elena Bonetti e Teresa Bellanova – alcuni esponenti della maggioranza si stanno esponendo per cercare di ricomporre il governo. Il ministro dello per lo Sport e le Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, ha dichiarato che «è il momento di chiudere questa crisi mai formalmente aperta e smetterla di essere appesi alle “prossime 48 ore” più lunghe della storia repubblicana». «Se la crisi sarà formalizzata col ritiro delle ministre», ha aggiunto Spadafora, «la collaborazione tra Italia Viva e il Movimento 5 Stelle non potrà proseguire in alcun modo e in alcuna forma in futuro». Dello stesso avviso è anche Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione e anche lei esponente del M5s, che su Twitter scrive: «Difficile pensare di ricucire con chi strappa. Una crisi ora, in piena pandemia, sarebbe insensata».



Conte: «Se Iv si sfila non sarà nel nuovo governo»

«Se il leader di Italia Viva Matteo Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Italia Viva», è quanto trapela da Palazzo Chigi. Anche il M5S sarebbe d’accordo. «Esiste un limite a tutto. Se ora, nelle condizioni in cui siamo, qualcuno si chiama fuori e saluta la compagnia, per noi è fuori e resta fuori definitivamente», dichiara il capo politico dei 5stelle Vito Crimi. «Non si può abbattere la casa e poi fare un sorriso e dire che va tutto bene». Anche l’altro partner di Governo, il Partito democratico, si dice contrario a «mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% italiani non capisce. Per Nicola Zingaretti sarebbe infatti «un grave errore politico e io lancio un appello al buon senso».

Intesa sullo stato di emergenza

Sulle risoluzioni legate allo stato di emergenza per il Coronavirus, però, sembra esserci ancora margine d’intesa. Nel pieno delle tensioni di maggioranza, il fondatore di Italia Viva avrebbe parlato al telefono al con il ministro della Salute Roberto Speranza, confermando il sostegno di Iv all’esecutivo su quel campo. Stando a quanto appreso dall’Ansa, Davide Faraone, capogruppo di Iv al Senato, avrebbe dichiarato in una riunione che il governo potrà contare sui loro voti.

La stoccata di Bonafede: «Ancora attacchi a Conte e all’esecutivo»

«Ancora oggi prosegue l’inspiegabile attacco quotidiano, dall’interno della maggioranza, nei confronti del Presidente del Consiglio e dell’azione del Governo. È davvero desolante dover constatare la persistenza di toni volti unicamente ad alimentare tensioni». Così il guardasigilli Alfonso Bonafede in un post su Facebook. Che poi aggiunge: «Qualcuno dirà che nella politica ci può stare. Può darsi, ma ci sono momenti in cui tutti dovrebbero capire che non si può continuare a sfidare la pazienza degli italiani evocando crisi del tutto aliene rispetto ai bisogni dei cittadini».

La renzianissima Bellanova: «Non è Iv a tenere in ostaggio il Paese»

«Chi sta tenendo in ostaggio il Paese non sta di certo in Italia Viva», dice Teresa Bellanova, capo delegazione di Iv, a L’aria che tira. «Andare avanti con le minacce, non aiuta nessuno». E aggiunge: «Non abbiamo detto “Conte o niente”, è Conte che sta tenendo in ostaggio la sua maggioranza».

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