Piemonte verso la zona rossa: lockdown per 3 settimane da lunedì. «Negli ospedali superata la soglia critica»

La Regione, attualmente in zona arancione scuro, sta registrando un aumento preoccupante di contagi. Ospedali in sofferenza: terapie intensive riempite oltre il 30%

Il Piemonte, attualmente in arancione scuro, rischia «concretamente» di passare in zona rossa da lunedì 15 marzo e di rimanerci per 3 settimane. L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha comunicato che l’intero territorio regionale sta superando i 250 positivi ogni 100 mila abitanti, che è la soglia che può far scattare la zona rossa se i governatori lo richiedono. Tutto a causa della variante B117 del Coronavirus, dice Icardi, che con la sua contagiosità elevata «sta facendo aumentare in modo molto significativo i casi».


La situazione negli ospedali: superata la soglia critica

Stasera, 9 marzo, ci sarà una prima elaborazione dei dati regionali e domani mattina sarà già possibile confermare la proiezione. Anche i dati quotidiani non sono incoraggianti: il tasso di positività ieri sfiorava il 10% (1.214 nuovi casi su 12.298 tamponi). A preoccupare è soprattutto la situazione negli ospedali: ieri in Regione si segnalavano 2.371 ricoveri (+55) e 217 pazienti nei reparti di rianimazione (di cui 22 nuovi ingressi), un aumento. Il riempimento delle terapie intensive e delle sub intensive – occupate anche da pazienti non Covid – è arrivato al 32%: superata, quindi, la soglia critica fissata nazionalmente al 30%.


Il rischio è quello di correre a grandi passi verso il numero emergenziale dei 5 mila ricoveri, già superata a novembre, quando ce ne erano oltre 5.200 nei reparti ordinari e oltre 390 nelle intensive. Secondo quanto riportato da La Stampa, nei prossimi giorni sarà riattivato l’ospedale da campo del Valentino, nel Quinto Padiglione. Sergio Livigni, coordinatore dell’area ospedaliera dell’Unità di Crisi attivata dalla Regione Piemonte per contrastare la pandemia, ha dichiarato che i letti «ci sono o si stanno trovando, ma manca il personale», quasi tutto impegnato nelle vaccinazioni e nel contact tracing.

Foto di copertina: Vincenzo Monaco, Torino

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