Nuovi colori delle Regioni: da lunedì passano in rosso Valle d’Aosta, Toscana e Calabria. Lazio arancione da martedì

Il ministro della Salute ha firmato le ordinanze, sulla base dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità prima del lockdown pasquale

Valle d’Aosta, Toscana e Calabria passano in zona rossa da lunedì 29 marzo. Mentre il Lazio diventa arancione a partire da martedì 30. Sono queste le decisioni del governo messe nero su bianco in serata dal ministero della Salute, dopo l’ultimo monitoraggio effettuato come ogni venerdì dall’Istituto superiore di sanità sull’evoluzione dell’epidemia di Coronavirus nel nostro Paese. Niente da fare per il Veneto, che rimane in zona rossa visto che nella regione l’incidenza dei contagi è superiore – anche se di poco – alla soglia di 250 ogni 100 mila abitanti, sebbene l’indice Rt sia in diminuzione.


Quattro nuove zone rosse in Sicilia

In Sicilia, invece, il governatore Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza che istituisce quattro nuove zone rosse. Si tratta di Centirupe, in provincia di Enna, Comitini, Racalmuto e Siculiana, in provincia di Agrigento. L’ordinanza entrerà in vigore domani e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Con la stessa ordinanza viene prorogata sino al 6 aprile la zona rossa a Caltavuturo e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci e deciso in base alla relazione delle rispettive Asp.


Nel weekend di Pasqua zona rossa nazionale

Restano in rosso anche Lombardia e Piemonte, insieme a Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e provincia autonoma di Trento. I cambi di colore che scattano a partire da lunedì saranno gli ultimi prima del weekend di Pasqua, che vedrà tornare l’intero Paese in lockdown a partire da sabato 3 aprile. Da quel momento e fino al lunedì di Pasquetta, saranno osservate le misure previste per la zona rossa. Sarà quindi consentito spostarsi una sola volta tra le 5 e le 22 verso un’altra abitazione sul territorio regionale a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi. Chiusi i negozi. Bar e ristoranti potranno fare attività di asporto e consegna a domicilio.

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