Covid, vaccinazioni a rilento nel weekend di Pasqua. In tre giorni solo 500 mila somministrazioni

Le stesse che il commissario Figliuolo ha fissato come obiettivo quotidiano entro la fine del mese

Dal governo si sottolinea come sia necessaria un’accelerazione nel piano vaccinale ma i numeri di Pasqua non fanno ben sperare. Nei tre giorni festivi, da sabato 3 aprile a lunedì 5, risultano essere state somministrate circa 500 mila dosi di vaccino. Praticamente la cifra che il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario dell’emergenza Coronavirus, si è dato come obiettivo giornaliero entro la fine del mese. Probabilmente si tratta di una somma parziale, ma la frenata è indubbia: sabato si sono somministrate 211.650 dosi (quasi 24 mila in meno del sabato precedente), il giorno di Pasqua meno di 100 mila (92.734 nello specifico, contro le 159.703 della domenica precedente) e a Pasquetta meno di 150 mila.


Nel weekend festivo si sarebbero perse circa 300 mila somministrazioni (rispetto alla media feriale) e, nota Repubblica, il ritardo complessivo sul piano vaccinale è di 2 milioni e mezzo di immunizzati. Un risultato che si scontra con le forniture arrivate nell’ultimo periodo e con quelle che arriveranno nel giro di qualche giorno – si attendono circa un milione e mezzo di vaccini da Pfizer entro domani. Le Regioni dicono di non avere dosi a sufficienza, ma da Roma rispondono che ci sono ancora circa due milioni e mezzo di vaccini nei frigoriferi dei vari centri regionali.


Quali sono le difficoltà

In questi giorni si sarebbe dovuto raggiungere l’obiettivo delle 300 mila dosi giornaliere, ma al momento il quadro è molto diverso. Addirittura l’Umbria e la Sardegna hanno comunicato di aver vaccinato rispettivamente appena 14 e 39 persone a Pasqua. Perché? Secondo Palazzo Chigi le Regioni non sanno organizzarsi e vanno in ordine troppo sparso (anche sulle priorità). Secondo le Regioni, invece, il problema sono le forniture. Una spiegazione che può funzionare per Pfizer, ma non per AstraZeneca: stando ai dati di lunedì 5 aprile, erano state somministrate solo il 54% delle dosi disponibili. Un quadro che fa preoccupare sulla quantità di rifiuti, registrati in ogni parte d’Italia.

Nonostante il flop del weekend, comunque, la struttura commissariale non si dice preoccupata. «È vero, la domenica di Pasqua non è andata benissimo, ma siamo soddisfatti dei dati settimanali – hanno commentato fonti interne a Il Fatto Quotidiano – visto che sono cresciute del 20% le somministrazioni agli over 80». Soddisfatti o no, a parlare è il dato complessivo: al 5 aprile non si era raggiunto nemmeno il 6% della popolazione vaccinata con la seconda dose. Al momento, l’obiettivo di chiudere la campagna vaccinale a settembre sembra essere distante.

Immagine di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI

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