Euro 2020, per la finale allo stadio di Wembley ci sarà il 50% di tifosi in più

Lo scontro tra gli organizzatori e le autorità inglesi era nata con il rinvio della data di stop alle restrizioni nel Paese

Se le autorità inglesi non saranno in grado di ospitare i tifosi, lo stadio londinese di Wembley potrebbe rischiare di non essere il teatro della finale di Euro 2020. L’ipotesi sul cambio di location, che sarebbe un passo senza precedenti nella storia del torneo, è al vaglio della Uefa e arriva dopo la decisione del governo di Boris Johnson di posticipare la fine delle restrizioni anti Covid dal 19 al 21 giugno a causa della diffusione della variante Delta nel Paese. Al momento dai colloqui tra le parti è stata presa la decisione di aumentare del 50% la capacità di spettatori nell’impianto, ma resta il nodo sugli obblighi di quarantena e isolamento per chi arriva a Londra per assistere ai match.


Il nodo sui tifosi

Nelle ultime ore i vertici del calcio europeo si erano detti «fiduciosi» rispetto al mantenimento dell’impianto come luogo dove giocare la finale. Oltre alla finale, Wembley ospiterà anche le semifinali della rassegna. Una delle alternative per la finale poteva essere lo stadio di Budapest, dove si stanno giocando 4 partite del girone con gli stadi pieni grazie alla vaccinazione completa degli spettatori e alle certificazioni obbligatorie per assistere agli incontri. Oltre all’accesso per i fan stranieri, la Uefa auspica anche che spettatori legati a sponsor e vip internazionali possano arrivare nel Regno Unito evitando la quarantena. Stando alle regole vigenti in materia anti contagio nel Paese, infatti, i tifosi che arrivano da Paesi considerati ad alto rischio di contagio dal governo si devono mettere in quarantena per 10 giorni dall’arrivo nel Regno Unito: un dettaglio che rende difficile la partecipazione ai match. Nella lista in questione ci sono tutti i paesi che partecipano a questa edizione dell’Europeo, eccezione fatta per Inghilterra, Scozia e Galles.


Le reazioni

La Federcalcio ungherese ha dichiarato di «essere pronta a ospitare grandi eventi» e si era già proposta di accogliere alcune partite della scorsa Champions League in caso di necessità legate alla pandemia. Le discussioni tra la Uefa e il governo inglese, tuttavia, hanno già portato alla decisione di aumentare del 50% la capacità di pubblico dello stadio di Wembley. Questo significa che lo stadio potrà ospitare fino a 40 mila spettatori anziché 22 mila come accaduto finora. «Al momento stiamo discutendo con le autorità locali per cercare di consentire ai tifosi delle squadre partecipanti di assistere alle partite, utilizzando un rigoroso sistema di test e di bolla», scrivono dalla Uefa in una nota. «Questo sistema permetterebbe la loro permanenza nel Regno Unito nelle 24 ore con gli spostamenti limitati ai soli trasporti e luoghi approvati. Comprendiamo», concludono nel comunicato, «le pressioni che il governo deve affrontare e speriamo di poter giungere a una conclusione soddisfacente delle nostre discussioni in materia. C’è sempre un piano di emergenza, ma siamo fiduciosi che l’ultima settimana si terrà a Londra».

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