Stretta del Viminale in vista dell’obbligo di Green pass e del G20: «Droni, 500 militari in più e vigilanza su obiettivi sensibili»

Occhi puntati anche su «siti web e social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole»

Dopo i violenti scontri e le polemiche relative alla gestione dell’ordine pubblico nel corso delle manifestazioni contro il Green pass di sabato scorso a Roma, e in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo della certificazione verde sul posto di lavoro a partire da venerdì 15 ottobre, il Viminale intensificherà «le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa, con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio e degli obiettivi sensibili». Occhi puntati anche sui «siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole». È quanto deciso oggi dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e a cui han preso parte i vertici dell’intelligence e delle forze di polizia, nonché il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il prefetto e il questore di Roma.


Durante la riunione è stato esaminato l’andamento delle manifestazioni di protesta di sabato scorso e «delle connesse criticità sul piano dell’ordine pubblico con un’ampia analisi delle relative cause», come si legge nella nota ufficiale diffusa dal Viminale. Ma oltre alle crescenti tensioni e preoccupazioni legate all’entrata in vigore della certificazione verde per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, Roma sta per affrontare un «periodo impegnativo». A fine ottobre la Capitale ospiterà anche il G20 alla Nuvola dell’Eur che, con tutte le probabilità, sarà zona rossa. E per questa occasione, sottolinea il Viminale, «è stata condivisa l’esigenza di implementare di 500 unità aggiuntive delle forze armate, il contingente dell’operazione Strade sicure» e «sarà incrementata la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, ivi incluso il sistema anti-drone, delle Forze armate». Come già ribadito dal presidente Draghi durante la sua visita dopo l’assalto alla sede nazionale della Cgil, «nessuna violenza sarà tollerata».


Foto in copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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