Contatti Lega-Russia prima della crisi di governo, Gabrielli chiarisce: «Non sono informazioni dell’intelligence italiana»

Dopo la lista di presunti filo-putiniani attribuita ai Servizi segreti, il responsabile del governo per la sicurezza nazionale torna a prendere le distanze dalle notizie apparse sulla Stampa, attribuite a «fonti di intelligence»

Non arriverebbero dalle fila dei Servizi segreti italiani le informazioni pubblicate oggi da La Stampa su una presunta pressione da parte della Russia sui ministri della Lega per far cadere il governo Draghi. Arriva dal sottosegretario Franco Gabrielli la «smentita istituzionale» evocata questa mattina da Matteo Salvini, che ha più volte negato le vicende raccontate dal quotidiano torinese. In una nota dell’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Gabrielli ha chiarito che quelle notizie apparse su La Stampa «circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserita interlocuzioni tra l’avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi».


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