
14 – Amalfitano – Sono morto x 15 giorni ma sono tornato perché l’amore è
Album enorme, quello di Amalfitano. Ci troviamo davanti a un lavoro che ha il respiro di una grande narrazione cantautorale: un disco capace di alternare passaggi di altissima densità intellettuale, anche complessi, in cui l’ascoltatore non viene mai guidato per mano, a improvvise aperture pop limpide e immediate.
Emerge con forza l’identità profonda di Amalfitano: un artista senza filtri, che lascia traboccare un flusso di pensiero incontrollabile, nato da uno sguardo sul mondo radicalmente personale, altro, come accade solo nelle traiettorie dei grandi. Dopo prove già convincenti come Azzurrissimo, Aznavour e Cinquesette, questo disco aggiunge nuovi vertici: Siamo tutti cattivi e Vai a costruire campane sono canzoni che scardinano definitivamente l’idea di indie-song ridotta all’osso, buttata lì con urgenza e poco altro. Una poetica audace, libera, capace di colpire in profondità senza mai risultare opprimente. Tra scenari surreali che sfociano in scommesse filosofiche perfettamente riuscite (Fai come vuoi) e brani che riflettono su sé stessi, smascherando la retorica malinconica dell’industria musicale (L’ultimo concerto) il disco si muove con lucidità e coraggio.
- 1/2020 - Shablo – Manifesto
- 2/2019 - Napoleone – Moderno Italian Touch
- 3/2018 - Salmo – Ranch
- 4/2017 - Fabri Fibra – Mentre Los Angeles brucia
- 5/2016 - La Niña – Furèsta
- 6/2015 - Murubutu – La vita segreta delle città
- 7/2014 - Amalfitano – Sono morto x 15 giorni ma sono tornato perché l’amore è
- 8/2013 - Tropico – Soli e disperati nel mare meraviglioso
- 9/2012 - Anastasio – Le macchine non possono pregare
- 10/2011 - Baustelle – El Galactico
- 11/2010 - Chiello – Scarabocchi
- 12/209 - Colombre e Maria Antonietta – Luna di miele
- 13/208 - Mille – Risorgimento
- 14/207 - Carmen Consoli – Amuri luci
- 15/206 - Lucio Corsi – Volevo essere un duro
- 16/205 - Niccolò Fabi – Libertà negli occhi
- 17/204 - Ministri – Aurora popolare
- 18/203 - Giorgio Poi – Schegge
- 19/202 - Caparezza – Orbit Orbit
- 20/201 - Andrea Laszlo De Simone – Una lunghissima ombra