Elon Musk

chi è elon musk Ansa | L’imprenditore statunitense Elon Musk

Chi è Elon Musk?

Controverso, visionario, eclettico, Elon Musk è nato il 28 giugno 1971 a Pretoria, in Sudafrica, da un ingegnere minerario e una casalinga. Noto per aver fondato Tesla, casa automobilistica specializzata in veicoli elettrici, ha raggiunto la fama globale grazie al suo impegno nel campo dell’innovazione tecnologica. È fondatore e CEO di diverse aziende di successo, tra cui – oltre a Tesla – SpaceX, Neuralink e The Boring Company. Dal 2022 patron di Twitter, Musk è rinomato per la tenacia nel perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, filosofia che lui stesso ha chiamato della Disruptive Innovation. L’idea è semplice: entrare in un nuovo mercato e imporsi velocemente con prodotti nettamente migliori della concorrenza. I suoi progetti puntano a trasformare settori critici come l’energia, i trasporti e l’esplorazione spaziale.

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L’Asperger e le polemiche sull’uso di droghe

Elon Musk ha rivelato pubblicamente di avere la sindrome di Asperger, una forma del disturbo dello spettro autistico. Nel corso degli anni, l’imprenditore americano è stato accusato a più riprese di fare uso di sostanze stupefacenti. L’ultima ricostruzione, in tal senso, è quella del New York Times, che a inizio 2025 ha pubblicato un ritratto impietoso di Musk, da cui emergono diverse testimonianze su un presunto uso «pericoloso» di ecstasy, funghi psichedelici e ketamina da parte dell’imprenditore. In un’intervista rilasciata a Don Lemon, Musk ha ammesso di assumere piccole quantità di ketamina circa ogni due settimane, sotto prescrizione medica, per alleviare alcuni stati mentali negativi simili alla depressione.

Quanti figli ha Elon Musk

Elon Musk ha quattordici figli dichiarati. Dalla prima moglie, Justine Wilson, ne ha avuti cinque: due gemelli e tre trigemini, oltre a un bambino deceduto in tenera età. Con la dirigente di Neuralink, Shivon Zilis, Musk ha avuto due figli, tra cui Seldon Lycurgus, nato nel 2025. Con la musicista Grimes, invece, ha avuto due figli, conosciuti soprattutto per i loro nomi decisamente fuori poco ortodossi. L’ultimo figlio, il quattordicesimo, si chiama Romulus ed è frutto della relazione con l’influencer Ashley St. Clair. Da anni, Musk è uno dei più noti sostenitori del pronatalismo, un movimento che promuove l’aumento delle nascite come risposta al calo demografico globale, considerato una delle minacce più gravi per la civiltà.

Quanto è ricco

Negli anni, Musk è diventato a tutti gli effetti l’uomo più ricco al mondo e ora svetta in cima alla classifica di Bloomberg con un patrimonio personale di 357 miliardi di dollari. L’imprenditore possiede circa il 13% di Tesla e il 42% di SpaceX. Si stima, inoltre, che controlli il 33% di XAI Holdings, nata dalla fusione tra X (la “nuova” Twitter) e la startup di intelligenza artificiale xAI (lanciata nel 2023). Ma come ha fatto Elon Musk a diventare così ricco? Ripercorriamo la sua scalata.

I primi milioni con Zip2

Dopo essersi laureato alla Queen’s University di Kingston, in Canada – Paese dove nel frattempo si era trasferito – nel 1995 Elon Musk scelse di cominciare un dottorato in Fisica applicata e Scienze dei materiali a Stanford, in California. Ma ad appena due giorni dall’inizio del nuovo percorso di studi, Musk scelse di lasciare gli studi per fondare un’azienda di software insieme al fratello Kimbal. Zip2 forniva ai giornali guide da pubblicare sul web di alcune città degli Usa. Le testate trovarono il progetto interessante, fino all’arrivo del New York Times. Forti dell’appoggio del giornale della Grande Mela, i due fratelli decisero di vendere la società a Compaq Computer e Musk, per la sua quota del 7%, guadagnò 22 milioni di dollari.

La creazione di PayPal, la vendita e la consacrazione

EPA/ALEXANDER | Elon Musk durante una visita alla Tesla Giga Factory di Gruenheide, Berlino, Germania, 3 settembre 2020

Dopo questo esordio nel mondo dell’imprenditoria, Musk avviò il progetto che gli permise di entrare nella Serie A delle Big Tech. Con i fondi ricavati dalla vendita di Zip2 fondò PayPal, un sistema di pagamenti online che nel 2002 venne acquistato da eBay per 1,5 miliardi di dollari. È con questa acquisizione che inizierà il mito dalla “PayPal Mafia”. Tutti i 14 imprenditori che erano coinvolti in questo progetto hanno poi contribuito a fondare aziende che hanno segnato la storia della Silicon Valley. Dai soldi di PayPal sono nate società come LinkedIn, YouTube, Yelp e Palantir Technologies. Nel 2007 la PayPal Mafia è stata consegnata alla storia anche da un articolo di Fortune in cui molti dei protagonisti apparivano in foto in posa da gangster. Musk, però, non partecipò allo scatto.

Il sogno SpaceX e la vita «multiplanetaria»

Negli anni successivi, Musk continuò ad aggiungere altri tasselli alla sua carriera. Nel 2002 fondò SpaceX e nel 2004 entrò in Tesla. SpaceX ora vanta contratti da miliardi di dollari con il governo degli Stati Uniti – grande finanziatore delle imprese di Musk – e alcuni record notevoli, come il fatto di essere la prima azienda privata a portare astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale. L’obiettivo di Musk a lungo termine per questa compagnia è però ancora più ambizioso. Come racconta nel documentario Netflix sulla missione Innovation 4, il vero progetto è quello di arrivare su Marte e permettere alla specie umana di diventare «multiplanetaria», così da garantire la sua sopravvivenza anche in caso di distruzione dell’ecosistema terrestre. Nel frattempo, con la suddivisione Starlink, l’imprenditore porta Internet via satellite in aree del mondo dove per varie ragioni è difficile stabilire una connessione cablata. Tra cui, per un periodo, anche l’Ucraina durante l’invasione russa.

La corsa di Tesla

Con obiettivi molto più a breve termine, Tesla è diventata un caso di studio in tutti i corsi di finanza. Il valore delle sue azioni sono passate da meno di 50 dollari nel settembre del 2020 a oltre 1.200 dollari nel novembre del 2021. Su Twitter si possono ancora trovare utenti che per provare la loro capacità di analisi del mercato finanziario scrivono nella bio che sono investitori Tesla da prima del 2020. Passando a movimenti più concreti, l’azienda di auto elettriche ha recentemente inaugurato in Texas una Gigafactory. A detta di Musk, lo stabilimento è grande tre volte l’area occupata dal Pentagono.

L’acquisto di Twitter

Tutto fila bene o male a gonfie vele, fino all’aprile del 2022, quando, in seguito a una serie di indizi più o meno velati, Musk decide di fare un’offerta da 44 miliardi di dollari per Twitter. Una valutazione che andava ben oltre il valore della compagnia. Iniziano mesi di tira e molla, fino alla finalizzazione dell’affare, a ottobre dello stesso anno. Per qualche settimana, Musk diventa Ceo del social network, salvo poi lasciare il posto alla manager Linda Yaccarino. Nel frattempo, imprime una forte trasformazione all’uccellino blu, con licenziamenti che hanno lasciato a casa oltre la metà dei dipendenti, scaricando le loro conseguenze sull’usabilità della piattaforma, che sia nella versione desktop che in quella mobile inizia a presentare un numero sempre maggiore di problemi tecnici.

Tra questi, molti sono legati alla moderazione dei contenuti, che Musk ha allentato per rendere Twitter un social dove regni la libertà di parola così come lui la immagina, ossia senza freni di alcun tipo. Il risultato più immediato è un incremento dello spam, delle informazioni non verificate, e dei contenuto d’odio, diffusi in particolare dall’estrema destra statunitense. Così, gli inserzionisti iniziano a fuggire, e fare cassa diventa sempre più difficile. Anche per questo, Musk ha scelto di introdurre un nuovo sistema di abbonamenti, con varie fasce di prezzo, che determinano una serie di privilegi, tra cui la possibilità di essere pagati per i contenuti che si creano, di ottenere maggiore visibilità e di visualizzare più tweet.

La scomessa sull’AI

EPA/HANNIBAL HANSCHKE | Elon Musk, Berlino, Germania, 1 dicembre 2020

Più di recente, l’imprenditore si è lanciato sul treno dell’intelligenza artificiale con la sua xAi, dopo aver perso quello di OpenAI. Inizialmente tra i fondatori dell’azienda creatrice di ChatGPT, Musk nel 2018 riteneva che la compagnia avesse perso troppo terreno nei confronti di Google. Per questo propose agli altri membri – tra cui l’attuale Ceo, Sam Altman – di acquisire l’azienda e guidarla personalmente. Al rifiuto del resto degli investitori, il patron di Tesla scelse di andarsene, in quello che oggi sembra essere stato un grave errore, perlomeno da punto di vista economico. Ora promette che xAI sarà meglio di OpenAI. Manterrà la parola? Musk è un personaggio controverso. È stato elogiato per la sua visione imprenditoriale e per il suo impegno per l’innovazione, ma è stato anche criticato per il suo comportamento arrogante e per le sue dichiarazioni spesso provocatorie.

Neuralink e The Boring Company

Un’altra avventura imprenditoriale di rilievo portata avanti da Musk si chiama Neuralink ed è una compagnia che sta sviluppando tecnologie per interfacciare il cervello umano con i computer. La società ha sviluppato un chip che può essere impiantato nel cervello umano e che consente di comunicare con i computer. Il chip può essere utilizzato per trattare una serie di condizioni, tra cui il Parkinson, l’epilessia e la paralisi. C’è poi The Boring Company, una società che sta costruendo tunnel sotto Los Angeles per ridurre il traffico: ne ha già costruito uno di prova e sta attualmente lavorando alla costruzione di un tunnel più lungo che collegherà il centro di Los Angeles con l’aeroporto internazionale della città.

L’amicizia (e la rottura) con Donald Trump

Lasciatosi alle spalle l’immagine di imprenditore non schierato (anche se nel 2016 votò per la democratica Hillary Clinton e nel 2020 per Joe Biden), nel 2024 Elon Musk è stato il secondo maggior donatore della campagna elettorale che ha riportato Donald Trump nella Casa Bianca. L’endorsement ufficiale arriva all’indomani dell’attentato di Butler, Pennsylvania, ai danni del candidato repubblicano. Da lì in poi, secondo Forbes, avrebbe donato oltre 120 milioni di dollari all’associazione pro-Trump America PAC per finanziare le campagne pubblicitarie. Musk inizia anche a comparire al fianco del tycoon in molti dei suoi comizi. Subito dopo la vittoria di Trump, il presidente americano piazza Elon Musk a capo di un nuovo ente pubblico – il Doge (Dipartimento per l’efficienza del governo) – incaricato di tagliare drasticamente la spesa del governo federale. L’imprenditore accetta di buon grado ma nel giro di pochi mesi la luna di miele con l’inquilino della Casa Bianca finisce. Al punto che, intorno a fine maggio, Musk lascia ufficialmente l’incarico e comincia a criticare duramente la legge fiscale su cui è al lavoro Trump.

La crisi di Tesla e la suggestione «America Party»

Quando il «big, beautiful bill» viene approvato dal Congresso, annuncia l’ultima clamorosa svolta: fonderà un nuovo partito, l’America Party, in opposizione sia ai Democratici che ai Repubblicani. In realtà, quell’annuncio si rivelerà niente di più che una semplice suggestione: sarà lo stesso Musk, nell’estate 2025, a fare un passo indietro e rinunciare ufficialmente al nuovo progetto politico. Dopo la rottura con Trump, l’imprenditore torna a occuparsi più da vicino dei suoi affari. In particolare di Tesla, il marchio che più ha risentito del suo sodalizio con Trump e che ha dovuto fare i conti con un crollo delle vendite di nuovi veicoli, sia in Europa che altrove. A luglio del 2025, la casa automobilistica ha dato al suo fondatore un bonus retributivo da 29 miliardi di euro, con l’obiettivo di farlo rimanere al timone dell’azienda.