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Von der Leyen, Conte accusa la Lega ma poi fa marcia indietro: «Frainteso, colpa del titolo di Repubblica»

18 Luglio 2019 - 12:25 Redazione
Il premier ha scritto una lettera a Repubblica in cui accusa Salvini di aver rischiato di compromettere la possibilità di ottenere la poltrona di commissario alla concorrenza. Dopo qualche ora ha contestato il quotidiano

Giuseppe Conte ci ripensa. Dopo aver inviato una lettera a la Repubblica, in cui attacca la Lega per aver votato contro la nomina di Ursula Von Der Leyen a presidente della Commissione europea, rischiando così di compromettere le trattative per far ottenere all’Italia la poltrona di commissario alla concorrenza, il premier pubblica una nota in cui smentisce l’attacco e accusa il quotidiano di aver pubblicato un titolo fuorviante.

«Il titolo pubblicato in prima pagina (“Conte: tradito dalla Lega in Europa”) e il titolo interno (“Possibili danni all’Italia dopo il tradimento della Lega alla Ue“) sono stati liberamente elaborati dalla Redazione e […] sono chiaramente mirati ad alimentare polemiche politiche, proprio quelle che il Presidente del Consiglio, come chiarisce nella lettera, valuta sterili e aborrisce».

Cosa c’è scritto nella lettera

Per Conte, il sì alla tedesca Von Der Leyen era funzionale a far ottenere all’Italia qualche nomina, in particolare quella di commissario alla concorrenza: una scelta strategica, dunque, motivata anche dal fatto che la neo-presidente «ha confermato molte delle priorità che stanno a cuore al nostro Paese».

Il «no della Lega», dice Conte, potrebbe avere «ripercussioni sulle trattative che si svolgeranno per definire la composizione della squadra di neo-commissari», danneggiando gli interessi nazionali. È l’accusa più pesante, ma nella lettera c’è anche altro.

La polemica per il vertice di Salvini con le parti sociali

Il premier torna a parlare anche del vertice al Viminale tra Salvini, sindacati e imprenditori nel quale il ministro dell’Interno aveva dato rassicurazioni sui tempi di approvazione della manovra, scavalcando il premier.

Conte, in quell’occasione, aveva parlato di scorrettezza istituzionale e torna a farlo anche nella lettera a la Repubblica: «Ho già chiarito che ogni iniziativa compiuta da una singola forza politica, perseguita separatamente, è pienamente legittima, ma non può sostituirsi al pieno contraddittorio tra le parti politiche e sociali, alla presenza dell’intero Governo, come impongono le regole di correttezza istituzionale».

«La legge di bilancio – scrive ancora Conte – è la massima espressione dell’indirizzo politico della maggioranza e – più di ogni altra cosa – richiede piena condivisione e coordinamento dal vertice».

La trattativa Russia-Lega

Conte dedica un passaggio alla trattativa dell’hotel Metropol a Mosca. Il premier ha già fatto sapere che riferirà in aula il prossimo 24 luglio, prendendo una posizione netta rispetto alle titubanze del ministro dell’Interno: «Riferirò in piena trasparenza, su tutte le circostanze e le notizie che sono a conoscenza mia e di tutti i componenti del Governo che presiedo. Questo intervento sarà l’occasione per ribadire al Parlamento la nostra collocazione geo-politica e per conformare la mia più elevata sensibilità nella tutela della nostra sicurezza e sovranità nazionale».

L’alleanza M5s-Pd

Dopo l’elezione di Von Der Leyen, votata da Pd e M5s ma non dalla Lega, si sono intensificate le voci di una maggioranza alternativa a quella del Governo gialloverde. Voci smentite sia da Di Maio, che oggi, sempre su la Repubblica, dice che non si alleerà mai «col partito di Bibbiano», e anche dallo stesso Conte: «Prendo atto che nel dibattito pubblico si intensificano congetture su scenari futuribili che mi vedrebbero coinvolto. Se questa esperienza di Governo dovesse concludersi in anticipo non mi presterò a operazioni opache o ambigue».

La nota pubblicata dopo il tweet di Salvini

La nota è stata pubblicata alle 12, quando già la polemica era ampiamente esplosa e circolata. L’articolo di Repubblica era stato già lanciato stamattina, senza alcun riferimento ai titoli criticati in seguito.

Matteo Salvini, che già stamattina aveva rilasciato due interviste critiche e identiche a Repubblica e Corriere contro il M5s, ha risposto da Helsinki con un tweet al vetriolo, lanciando un’accusa pesantissima agli alleati: «Tradendo il voto degli Italiani che volevano il cambiamento – ha scritto Salvini – i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza. A Bruxelles il M5s governa già col Pd».

Con la nota, Conte sembra voler mettere a tacere lo scontro, che arriva dopo una settimana di fuoco, tra accuse di “scorrettezze istituzionali” e mosse a sorpresa sui presunti fondi russi alla Lega e culminate oggi con il dialogo a distanza sui giornali.

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