Lega e M5s ci riprovano: riparte il consiglio dei ministri sospeso per la lite sulla giustizia

La riunione è stata interrotta a «tempo indeterminato». Ora a palazzo Chigi sono in corso una serie di riunioni politiche per capire se il Cdm potrà riprendere

La lite sulla riforma della giustizia tra Lega e M5S ha fatto saltare «a tempo indeterminato» il consiglio dei Ministri di questo pomeriggio, iniziato con un’ora di ritardo e sospeso poco dopo. Nei primi minuti della seduta sono state approvate una serie di leggi regionali ma quando è arrivato il tema della giustizia, previsto dall’ordine del giorno e annunciato da diversi esponenti di governo sui social network, la riunione è stata sospesa. Le posizione dei due alleati di governo restano molto distanti.


Ora sono in corso una serie di riunioni politiche per capire se il consiglio dei Ministri potrà riprendere. Una riunione c’è stata anche prima del Cdm
tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma non è stata risolutiva. Le tensioni dopo la presentazione della mozione M5S sul Tav, l’autonomia differenziata e la bocciatura della Lega sulla bozza della riforma della giustizia sembrano non riuscire a fare riprendere la seduta.

La riforma della giustizia

Nella mattinata, Matteo Salvini aveva bocciato in toto l’operato dei grillini. A partire dalla riforma della giustizia: «La proposta Bonafede è “acqua”. Noi, invece, abbiamo una riforma della giustizia già pronta, che separa le carriere, dimezza i tempi dei processi e punisce chi sbaglia. È arrivato il momento del coraggio», ha detto il ministro dell’Interno in diretta su Facebook.

E pensare che, fino a poche ore fa, il vicepremier Luigi Di Maio scriveva entusiasta su Instagram: «Oggi il nostro Alfonso Bonafede porta in Consiglio dei ministri una riforma epocale sulla giustizia. Una riforma che sanziona i magistrati che perdono tempo e che riduce drasticamente i tempi dei processi civili e penali rilanciando investimenti e crescita. Basta indagati a vita, chi sbaglia paga e subito. Basta aspettare anni prima di essere risarciti. Basta con le spartizioni di potere al Csm. Mi auguro nessuno pensi di bloccarla, sarebbe un grave danno al Paese».

Droga zero e infrastrutture

Lega e 5 Stelle non vanno d’accordo nemmeno sul contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e sulle grandi infrastrutture per il nostro Paese: «Noi vogliamo il decreto “droga zero” anche se i 5stelle hanno ancora qualche dubbio. Vogliamo il carcere certo per chi spaccia qualunque quantità di droga. Con “scuole sicure” abbiamo sequestrato 15 kg di droga e dal prossimo anno raddoppieremo i fondi per beccare gli spacciatori di morte, delinquenti e infami […] È finito il tempo dei “no”. Servono le autostrade, i termovalorizzatori, dobbiamo unire questo paese con il lavoro, quello vero, con le strade e le ferrovie. Basta con i no pregiudiziali di qualcuno», ha detto sempre Salvini nella diretta. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al ministro Danilo Toninelli.

Nave Gregoretti, caso risolto

«Nelle prossime ore darò autorizzazione allo sbarco. Il caso è risolto – ha spiegato Salvini in diretta su Facebook – Cinque Paesi europei, ovvero Germania, Portogallo, Francia, Irlanda e Lussemburgo, più alcune strutture dei vescovi italiani, si faranno carico dei 116 immigrati a bordo della nave».

Poi ha precisato: «La Gregoretti era da alcuni giorni in porto, ferma, tranquilla, in un porto italiano. I bimbi e le donne incinte sono stati fatti scendere, decisione presa da ministro e da padre. Ora ribadisco la linea del rigore e dei porti chiusi a chi arriva nel nostro Paese senza permesso. Non siamo il campo profughi d’Europa».

A bordo della Gregoretti ci sono «un caso di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva, 20 di scabbia e qualche altro con diverse patologie. In totale sono 29 i migranti con problemi di natura sanitari»: a parlare è il procuratore capo di Siracusa Fabio Scavone che ha reso noti i risultati della relazione degli infettivologi. «Oltre ai due casi di estrema gravità, anche gli altri devono avere le cure» ha concluso.

Ong salva migranti: «Firmato divieto d’ingresso in Italia»

«Ora c’è una Ong tedesca che ha raccolto 40 immigrati per la quale ho già firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Si tratta di una provocazione continua, vogliono disubbidire alle nostre leggi e attaccare il governo. Intanto abbiamo fatto calare dell’80% gli sbarchi nonostante quasi tutti siano contro di noi. L’Europa, ad esempio, ci chiede di ospitare, mantenere e integrare i migranti» ha dichiarato il ministro.

La denuncia di Legambiente

E infine, riferendosi alla denuncia di Legambiente (che lo accusa di sequestro di persona e che ha già depositato un esposto alla Procura di Siracusa in merito al trattamento riservato ai migranti della nave Gregoretti, ndr), ha tuonato: «È la denuncia del giorno, mi mancava. Un bacione agli amici di Legambiente. Io non mollo».

Leggi anche: