Tav, tutti contro la mozione M5s: per i No Tav è «un’ idiozia», per Salvini mette a rischio il governo

Mentre Salvini avverte sulla tenuta del governo, Di Maio tranquillizza: «La mozione è un atto di impegno al Parlamento, non vedo cosa c’entri il governo»

La mozione contro la Tav, annunciata dal M5s dopo il sì di Conte all’opera, ha messo d’accordo Salvini e i No Tav. Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno ha avvertito gli alleati: «Se mercoledì voterete la mozione contro l’opera – aveva detto da Nerviano, vicino a Milano, durante un comizio – voterete contro il Governo, contro l’Italia e contro gli italiani e noi ne trarremo le conseguenze».


Una mossa che costringe il M5s a prendere una posizione: creare l’ennesima frattura nella maggioranza o abbandonare la lotta sulla Tav perdendo la fiducia dei No Tav (e non solo).


Tra i due fronti, Di Maio ha optato per la prima: «Noi voteremo la nostra mozione convintamente, perché sapete benissimo la nostra posizione», ha detto. «È un regalo da 2,2 miliardi di euro a Macron. Sappiamo che il Pd voterà sì alla Tav con la sua mozione».

Secondo il capo del M5s, la mozione non può mettere a rischio il Governo perché «è un atto di impegno al Parlamento. Solo il Parlamento può fermare la Tav. E una mozione che impegni il Parlamento non vedo cosa c’entri con il Governo».

Il rischia-tutto di Di Maio potrebbe non sortire gli effetti sperati (recuperare credito tra i No Tav e la base più intransigente): lo storico attivista No Tav Alberto Perino ha già bollato la mozione come «un’idiozia.

È una maniera per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa per i fondelli». «Dopo il voto di fiducia sul decreto sicurezza bis – ha aggiunto Perino – non mi aspetto più nulla. Alla mia età non sono deluso, ma prendo atto».

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