Boris Johnson con i piedi sul tavolino al colloquio con Macron? Una gag tra i due leader

Sembra una noncuranza dell’etichetta inaspettata, per un premier istruito tra Eton e Oxford. In realtà il gesto fa parte di una gag tra i due leader

Da un premier cresciuto tra Eton e Oxford, tutto ci si aspetta tranne che vedere calpestate così le basi dell’etichetta. Eppure Boris Johnson appare nelle foto ufficiali della sua visita in Francia con i piedi sul tavolino da caffè dell’Eliseo, mentre discute con il presidente francese Emmanuel Macron. In realtà, un video mostra il primo ministro inglese reagire scherzosamente a una battuta del Capo di Stato francese che afferma che i tavolini potrebbero essere usati anche come poggiapiedi.


Se sui social il malinteso ha fatto tanto parlare, l’elemento più rilevante dell’incontro è stato invece il tema trattato: Brexit. Emmanuel Macron ha affermato che l’opinione espressa dagli inglesi al referendum dev’essere rispettata, ma ha raggiunto Angela Merkel e la Commissione UE nello schierarsi contro un’uscita del Regno Unito senza backstop. Il backstop, ideato dal precedente Governo di Theresa May, prevede la creazione di una zona tariffaria speciale che permetta di tenere aperto il confine tra la Repubblica Irlandese (membro Ue) e l’Irlanda del Nord in caso di un mancato accordo commerciale. Nel caso non si trovasse una soluzione tecnologica per il confine irlandese entro il dicembre 2020, il backstop prevede che l’intero Paese rimanga membro dell’unione doganale europea, potenzialmente per sempre.


Johnson si oppone alla misura, che secondo lui legherebbe il Regno Unito all’UE per una durata di tempo indefinita, nonostante la maggioranza degli inglesi abbia votato per lasciare l’Unione. Fermo sul backstop, Macron non ha però rifiutato in toto l’opzione di rinegoziare l’accordo a cui si era giunti con May. Come Angela Merkel, che Johnson aveva incontrato il giorno prima a Berlino, Macron si è detto pronto a valutare proposte alternative da parte del Regno Unito, purché queste non siano troppo diverse dal deal negoziato dalla sua predecessora. Come la cancelliera tedesca, Macron ha suggerito che il tempo limite per arrivare a un nuovo accordo siano 30 giorni. Dopodiché, secondo Johnson, Brexit avverrà il 31 ottobre, con o senza deal.

Leggi anche: