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Dopo l’accusa di Morra a Salvini sul rosario, il leghista lo provoca: «Dove c’è Lega non c’è ‘ndrangheta»

25 Settembre 2019 - 17:57 Redazione
In agosto il senatore del M5S aveva rivolto al leader della Lega pesanti critiche sulle sue continui esibizioni del rosario

Continua lo scontro tra Nicola Morra e Matteo Salvini, dopo che il presidente della commissione Antimafia aveva accusato il leader della Lega di mandare messaggi alla ‘ndrangheta con la sua costante ostentazione del rosario, dopo l’infuocato intervento del premier Giuseppe Conte al Senato. Durante l’intervento di agosto di Giuseppe Conte al Senato,

Parole forti per cui il leader della Lega ha deciso di querelare il senatore grillino: «Io non ho mai querelato nessuno. L’unico che ho deciso di portare in tribunale è quel cretino di Nicola Morra», ha detto l’ex ministro dell’Interno dal palco del Teatro Morelli, a Cosenza.

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«Caro ex Ministro, usi la solita vecchia ed ipocrita tecnica di cambiare le parole da me pronunciate in Aula attribuendomene altre», ha ribattuto Morra dal suo profilo Facebook.

«Puoi trovare tutto, se hai problemi di memoria, su questa pagina o sul sito ufficiale del Senato, sempre che tu sappia accedervi, vista la tua scarsa ottemperanza dei doveri di partecipazione ai lavori del Parlamento per cui sei stato eletto», ha continuato il senatore 5 stelle.

«Ti ricordo però – continua Morra – che il rispetto fra persone, oltre che fra istituzioni, vuole che il titolare dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso abbia un’interlocuzione positiva e rispettosa con chi rappresenta il Parlamento nella veste di presidente della Commissione antimafia, al fine di operare in sinergia con lo stesso per ottimizzare l’azione dello stato contro le mafie».

In Calabria per il tour in vista delle elezioni regionali, Salvini continua a stuzzicare il senatore del Movimento: «Io so solo che dove c’è la Lega non c’è la ’ndrangheta e che come ho fatto quand’ero ministro la combatteremo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione».

«Dove c’è la Lega non c’è la ‘ndrangheta? E la mafia nelle regioni del Nord (in Val d’Aosta, in Veneto, in Lombardia, in Liguria, in Piemonte) e nei Comuni in cui governate anche voi ce la siamo inventata noi?!», risponde Morra.

«In certi contesti, come volevano coloro che la ‘ndrangheta e Cosa Nostra l’hanno combattute veramente, son le frequentazioni che danno l’idea di chi si sia. Per questo ti suggerisco di usare maggiore prudenza, perché anche incautamente, come avrai verificato, si possono commettere errori, anche per un semplice selfie. Ah, ti anticipo che adirò le vie legali», conclude Morra.

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