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Coronavirus, morto l’ex ambasciatore dell’Iran in Vaticano. Macron: «Frontiere aperte con l’Italia». Primo positivo in Olanda. Regno Unito: 15 contagi

27 Febbraio 2020 - 22:00 Redazione
L'epidemia rallenta in Cina, ma in aumento negli altri Paesi Asiatici. In Europa si registrano nuovi casi nel Regno Unito, in Danimarca e in Estonia

Olanda

Il coronavirus arriva anche in Olanda. Il ministero della Salute ha confermato il primo caso di contagio. Il paziente risultato positivo al test si trova a Tilburg, nel sud del Paese; ed è stato subito messo in quarantena.

Iran

È morto in seguito al contagio da Coronavirus l’ex ambasciatore dell’Iran in Vaticano, Hadi Khosroshahi: lo rendono noto i media della Repubblica islamica. Intanto la vicepresidente iraniana Masume Ibtikar è risultata positiva al virus e posta in isolamento. A riferirlo all’agenzia di stampa statale Irna è stata la sua portavoce. Contagiato anche il presidente della commissione per la sicurezza nazionale e gli affari esteri del Parlamento iraniano, Mojtaba Zolnour. 

Il ministero della Sanità ha anche dichiarato in mattinata che il bilancio delle vittime provocate dal virus nel Paese è salito a 26, precisando che i contagi accertati sono passati a 245 – oltre cento in più di ieri, 26 febbraio. Intanto, secondo quanto riportato oggi dalla stessa agenzia, l’Iran ha vietato ai cittadini cinesi di entrare nel Paese. Il premier Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron sono giunti a Palazzo Reale a Napoli per il vertice intergovernativo.

Francia

«No». Così il presidente francese Emmanuel Macron ha risposto, a Napoli, ai cronisti che gli chiedevano se per l’emergenza la Francia pensa di bloccare le frontiere con l’Italia, così come invocato oggi dalla leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. Il premier italiano Giuseppe Conte e Macron sono a Palazzo Reale per un vertice un intergovernativo.

In Francia «arriva un’epidemia», aveva detto il presidente Emmanuel Macron, parlando del coronavirus durante una visita all’ospedale La Pitié-Salpétrière di Parigi, dove c’è stata la prima vittima francese. «Conto su di voi come potete contare su di me», ha aggiunto rivolgendosi alle equipe mediche dell’ospedale, insistendo sulla necessità di avere «un’informazione trasparente dinanzi a un’epidemia che arriva». Da parte loro, i medici del grande ospedale parigino hanno detto al presidente di temere uno «scenario all’italiana».

E la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, aveva dichiarato inoltre che la «situazione in Italia è quella di un’epidemia fuori controllo» ed è tornata a dire che se fosse stato per lei avrebbe già chiuso le frontiere tra Francia e Italia, sospendendo Schengen. Di tutta risposta, in un’intervista a Le Monde, Luigi Di Maio ha dichiarato che Le Pen «sta danneggiando l’Italia con le sue richieste».

Crisi economica?

Il Fmi ha «strumenti finanziari che possono essere usati» per far fronte all’emergenza del coronavirus, spiega il portavoce del Fmi, Gerry Rice, sottolineando che finora nessun paese ha richiesto l’assistenza finanziaria del Fmi.

Spagna

Sono tre le persone contagiate da coronavirus in Spagna senza che abbiano viaggiato fuori del Paese. Gli ultimi due casi, uno dei quali grave, sono due uomini di 77 e 50 anni ricoverati a Madrid e si aggiungono a un uomo di 62 anni che si trova in un ospedale di Siviglia. Lo riporta la Efe. Il totale degli infettati in Spagna sale così a 15. Secondo El Pais uno dei quattro nuovi casi è grave.

Regno Unito

Altre due persone sono risultate positive al test da coronavirus nel Regno Unito, portando il totale dei contagiati nel Paese a 15. Entrambi i pazienti sono ricoverati in Inghilterra, a Liverpool e a Londra, ed entrambi devono il contagio a fonti italiane, secondo il ministero della Sanità britannico. Uno arriva infatti da Tenerife, dove un albergo è in quarantena dopo che il virus è stato individuato in quattro turisti italiani; l’altro era «passato per l’Italia»: lo ha precisato il chief medical officer Chris Whitty.

I due pazienti sono stati contagiati mentre «erano in Italia e a Tenerife», ha sottolineato il professor Witty, aggiungendo che attualmente sono in cura presso centri specializzati del Royal Free Hospital di Londra e del Royal Liverpool Hospital. Finora nel Regno sono stati eseguiti tamponi su oltre 7100 persone (dato di ieri) e fra i 15 pazienti risultati contagiati dal coronavirus uno è stato dichiarato guarito.

Il ministro della Sanità, Matt Hancock, aggiornando ieri il Parlamento sull’emergenza, ha indicato peraltro come scontato un aumento del numero dei casi. Il governo britannico sta intanto invitando scuole e aziende ad attenersi alle misure precauzionali fissate dagli esperti del ministero della sanità, senza eccedere o farsi prendere dal panico. E ha valutato al momento non necessaria nella generalità dei casi la chiusura di istituti e uffici.

In questi ultimi giorni due scuole inglesi sono state chiuse dai rispettivi presidi dopo il rientro di gruppi di studenti e insegnanti da gite invernali in Italia. Mentre decine di altre hanno deciso di lasciare a casa ragazzi e professori di ritorno. A casa anche 300 impiegati britannici degli uffici della Chevron di Londra, dopo che un loro collega tornato da Tenerife aveva contratto una generica influenza.

E cautele simili sono state imposte autonomamente dalle sedi londinesi di altre grandi società, come BP e Goldman Sachs: la prima ha rinviato sine die tutte le missioni non necessarie di suoi dipendenti in Asia; la seconda ha detto al personale di ritorno dai Paesi più colpiti dal coronavirus di restare in quarantena in auto-isolamento per alcuni giorni anche se non avvertono sintomi di sorta.

Estonia

Il ministro degli Affari sociali dell’Estonia, Tanel Kiik, ha annunciato a Etv il primo caso accertato del nuovo coronavirus nel Paese baltico. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Secondo Kiik, la persona risultata positiva ai test è rientrata nel Paese ieri notte dall’Iran. «Il paziente – ha detto Kiik – è residente permanentemente in Estonia ma non è un cittadino” estone. “Per quanto ne so, è un cittadino iraniano», ha spiegato il ministro.

Danimarca

La Danimarca registra il primo contagio da coronavirus. Si tratta di un uomo rientrato il 24 febbraio da una vacanza sulle piste da sci del Nord Italia con la sua famiglia. Sua moglie e suo figlio sono risultati negativi ai test. L’uomo sarebbe in buone condizioni e resterà in isolamento in casa propria, secondo quanto riporta Reuters.

Il bilancio in Cina

Continuano a calare intanto i decessi per coronavirus in Cina, dove ieri ne sono stati registrati 29, il dato più bassi da oltre un mese, mentre 433 sono stati i nuovi contagi. Secondo la Commissione sanitaria nazionale, 26 morti sono concentrati nella provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, mentre le nuove infezioni sono state 409. Ieri, mercoledì 26 febbraio, un decesso è avvenuto a Pechino e uno ciascuno nelle province di Heilongjiang ed Henan.

Mercoledì, inoltre, sono stati registrati 508 casi sospetti e la guarigione di 2.750 persone dimesse dagli ospedali per un totale di 32.495, mentre i pazienti in condizioni gravi sono calati di 406 unità, a 8.346. I contagi accertati nel Paese sono saliti a 78.497 in tutto il Paese, di cui 2.744 causa di morte.

La Commissione sanitaria nazionale ha poi precisato che 2.358 soggetti sono ancora sospettati di essere infetti. Sono stimate in 652.174 le persone tracciate che sono venute a contatto con casi positivi al coronavirus: di questi, 12.823 sono stati dimessi dopo un periodo di osservazione medica, mentre 71.572 lo sono tuttora.

Romania

Il primo caso di coronavirus in Romania è un paziente risultato positivo ai test a Priguria, in provincia di Gori, nel sudovest del paese balcanico. Secondo quanto riportato dall’agenzia Mediafax, il “paziente zero” ha 20 anni e lavora presso un ristorante di proprietà di un italiano. Il capo del dipartimento per le situazioni di emergenza (Dsu) romeno Raed Arafat ha dichiarato che l’uomo sarà tenuto in quarantena nella propria casa assieme ai suoi sette familiari.

Corea del Sud

La Corea del Sud ha riportato altri 334 casi del nuovo coronavirus: lo riferisce la Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), secondo cui il totale nazionale dei contagi è salito a quota 1.595. Il numero delle vittime resta invece fermo a 12.

Stati Uniti

«Ora non è il momento giusto» per decidere sullo stop dei voli da e per i Paesi più colpiti dal coronavirus come l’Italia, ha detto il presidente Usa Donald Trump: «La nostra priorità è la salute degli americani: i rischi per loro restano molto bassi. Siamo pronti ad adattare le nostre misure e a fare qualsiasi cosa necessaria».

Ieri la Casa Bianca ha chiesto al Congresso lo stanziamento di 2,5 miliardi di dollari per affrontare un’eventuale emergenza. Scenario ancora ipotetico negli Stati Uniti, dove i contagi sono stati finora solo 15. Ma preoccupa il caso accertato in California dalle origini non chiare, come riporta CNBC. Il contagio sarebbe avvenuto in assenza di un viaggio recente in Cina, rappresentando potenzialmente il primo segnale della diffusione del coronavirus negli Stati Uniti.

Arabia Saudita

L’Arabia Saudita sospende «temporaneamente» l’ingresso sul suo territorio dei pellegrini che si recano alla Mecca, per «impedire l’arrivo del nuovo coronavirus nel regno e la sua diffusione». Il ministero degli Affari esteri saudita ha sospeso anche l’ingresso nel Paese arabo ai viaggiatori con visti turistici di paesi in cui il nuovo coronavirus è già diffuso. Il governo saudita ha deciso di «sospendere temporaneamente l’ingresso nel regno per eseguire l’Umra e visitare la Moschea del Profeta», ha affermato il ministero in una nota.

L’Umra, che attira decine di migliaia di musulmani alla Mecca ogni mese, è un pellegrinaggio che può essere celebrato in qualsiasi momento dell’anno, a differenza dell’Hajj, che può essere fatto solo in date precise del calendario lunare islamico. L’Arabia Saudita ha anche sospeso l’ingresso ai viaggiatori con visti turistici di paesi in cui il nuovo coronavirus è diffuso, secondo criteri che devono essere stabiliti dalle autorità sanitarie. «Queste procedure sono temporanee e sono soggette a valutazione continua da parte delle autorità competenti», ha aggiunto il ministero.

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