Coronavirus, la fake news del «come rifiutare legalmente un vaccino». Abbiamo tracciato la sua origine
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Ci avete segnalato una sorta di vademecum No vax per evitare l’obbligo vaccinale, con tre «consigli pratici» per dissimulare la propria posizione ideologica e fingendo di avere delle motivazioni scientifiche. Su Facebook e Twitter ha avuto recentemente un certo successo, anche se lo si vedeva in circolazione già da settimane. Tutto questo rientra nel contesto dei tentativi recenti da parte dei movimenti «free vax», di rispondere ai propositi di promuovere le prossime vaccinazioni antinfluenzali e la ricerca di un vaccino contro il Covid-19.
Indice:
Sintesi
- Come vedremo, il testo non ha alcun valore legale in Italia, tanto più che originariamente viene fatto circolare su Facebook in ambienti anglosassoni;
- Avevamo già analizzato la tesi delle cellule di feti abortiti utilizzate per produrre i vaccini, constatando l’infondatezza della narrazione proposta negli ambienti No-Vax;
- Per quanto riguarda la «reazione iatrogena», si tratta di un termine generico che indica un evento avverso dovuto a un farmaco. Chiaramente nessun medico potrà mai escludere gli effetti collaterali, purché non siano campati in aria, come vedremo.
Il testo che circola online
Ecco il testo presente nell’immagine che circola online:
«Come rifiutare legalmente un vaccino.
Passo 1. Non “rifiutare un vaccino altrimenti risulterai belligerante. Puoi invece rifiutare i loro servizi nel seguente modo.
Passo 2. Chiedi al medico se il vaccino contiene MRC-5 (tutti lo contengono, sono cellule fetali abortite e altro DNA inorganico). In caso affermativo hai il diritto di rifiutare.
Passo 3. Chiedi anche se esiste la possibilità di una “reazione iatrogena” dal vaccino (una reazione avversa provocata da più composti o farmaci che interagiscono tra loro) tutti l’hanno.
Quando il dottore risponde “Sì esiste questa possibilità” puoi giocare la tua carta per uscire da questa imposizione del vaccino. Ringrazia il medico per la sua offerta e vai via.
Ricorda, i medici hanno prestato il Giuramento a Ippocrate (che impone di non far del male) e DEVONO onorarlo. È così che possiamo legalmente (e rispettosamente) rifiutare i loro servizi obbligatori offerti e non c’è assolutamente NULLA che possono fare al riguardo! Ora sapete!
Si prega di condividere con tutte le persone a cui tieni»
Cellule di feti abortiti nei vaccini
La fobia dei vaccini ha portato anche alla narrazione delle donne che abortiscono per dare i loro feti a BigPharma. Sulle linee cellulari utilizzate per i vaccini, recentemente si è ricamato anche riguardo al cosiddetto «siero di cane», utilizzato per i vaccini antinfluenzali, mentre sappiamo che generalmente si utilizzano uova embrionate di pollo.
Per isolare un virus, prima di frammentarlo o utilizzarne gli antigeni, questo deve poter infettare delle cellule, altrimenti non può moltiplicarsi in coltura da sé. Per i Coronavirus ad esempio si usano le cellule Vero, derivate dai reni di Cercopiteco grigioverde.
Come si arriva alla storia dei feti abortiti? Negli Stati Uniti nel pieno di un focolaio di varicella nel Kentuky, a cui seguirono misure di contenimento, compresa la chiusura delle scuole, un ragazzo aveva denunciato il proprio Istituto, perché non gli permetteva di fare sport, inoltre condannava i vaccini sostenendo fossero ottenuti con feti umani.
Tutto parte dalla narrazione distorta riguardo alla linea cellulare WI-38. Parliamo di un singolo caso riguardante una donna, che dopo aver abortito per sua spontanea volontà negli anni ’60, donò il feto da cui è stata ottenuta la nuova linea cellulare, come spiegato su Nature in un articolo del 2013.
Negli anni ’60 – come in certi casi anche oggi – il diritto delle donne ad abortire è ancora molto controverso, specialmente in ambito religioso. Non di meno, lo stesso National Catholic Bioethics Center smentisce la narrazione dei vaccini prodotti industrialmente con feti umani:
«Le linee cellulari sono cresciute in modo indipendente, è importante notare che le cellule discendenti non sono le cellule del bambino abortito … non hanno mai formato una parte del corpo della vittima».
Anche la Pontificia accademia pro vita non si pone grossi problemi, visto che appunto si tratta di un episodio isolato, che non comporta alcun pericolo sanitario, tanto meno morale:
«Uno è moralmente libero di usare il vaccino indipendentemente dalla sua associazione storica con l’aborto, perché il rischio per la salute pubblica, se si sceglie di non vaccinare, supera la legittima preoccupazione circa le origini del vaccino».
Cos’è una reazione iatrogena
Questo termine generico che indica in sostanza gli effetti collaterali rievoca nei No vax anche eventi avversi inesistenti, come l’autismo. Altri invece si trovano effettivamente nei bugiardini, ma non sono dimostrati, perché frutto di segnalazioni che non sono state accertate con evidenze significative, ma vengono comunque riportate per schivare le «condanne shock» che purtroppo possono avvenire, grazie alla abilità di certi legali specializzati nelle cause per i danni da vaccino.
Tra gli eventi avversi potremmo trovare, per esempio, anche annegamenti e incidenti stradali. Sulla difficoltà della sfera giuridica a comprendere il Consenso nella comunità scientifica e la scelta di periti competenti, avevamo già denunciato gravi problemi, anche in Italia. Molto si deve anche all’inquinamento dovuto alla produzione delle riviste predatorie, che confezionano articoli fittizi purché gli autori versino una quota ingente.
Ricapitolando: un medico se è serio (con o senza giuramenti a Ippocrate), difficilmente potrà negare l’esistenza di effetti collaterali. Tuttavia – anche se usare il termine «iatrogeno» può farli sembrare chissà cosa – un conto è se il farmaco non funziona o causa irritazioni cutanee; un altro è inventarsi eventi avversi inesistenti, o ritenerli dimostrati per tutti solo perché letti in un foglietto illustrativo.
Il tracciamento della fake news
Lo troviamo il 23 aprile su Facebook nella pagina Realtà Manipolata, e ancora compare il 10 maggio nella bacheca di alcuni utenti italiani. Queste almeno sono le presunte fonti da cui attingono buona parte degli altri.
Il 19 aprile viene twittato in Inglese dal profilo No vax neo-human. Curiosamente il suo account risulta essere «@pland3mic» richiamando probabilmente il nocumentario anti-vax Plandemic.
I colleghi di AFP Fact Check si sono occupati di questo manifesto il 22 aprile scorso, scopriamo così che comincia a circolare sulle bacheche Facebook dei No vax australiani il 16 aprile, seguono altre condivisioni di account americani e canadesi.
Ma il testo originale da dove viene? Michael Brown ne posta un copia-incolla su Linkedin quattro settimane fa. Nella descrizione del suo profilo compaiono gli hashtag #WWG1WGA e #QANON. Tanto per capirci, QAnon è un movimento complottista nato in seno ad ambienti dell’estrema Destra americana, la cosiddetta Alt Right.
«STEP 1. Do not ‘refuse’ a vaccine atherwise you’ll be considered belligerent. Instead you can politely decline their services by doing the following.
STEP 2. Ask the doctor if the vaccine has MRC-5 in it (they all do, these are aborted fetal cells and other DNA). If it does, you have the right to decline.
STEP 3. Also ask if there is a possibility of a “Iatrogenic reaction” (an adverse reaction caused by multiple compounds or drugs interacting with each other) from the vaccine (they all do). When the doctor says, “Yes it does”, that’s your “Get Out of Vaccine Jail Free Card”. Thank the doctor for their offer and walk away.
Remember, doctor have sworn the Hippocratic Oath (which is to do harm) and they MUST honour it. This is how we can legally (and respectfully) decline their offered mandated services and there is absolutely NOTHING they can do about it! Now you know!
PLEASE SHARE WITH EVERYONE YOU CARE ABOUT»
Nel testo il signor Brown incolla (forse per sbaglio), anche alcuni riferimenti del post originale da cui è stato tratto:
«HOW TO LEGALLY DECLINE A VACCINE
POST 8988950 6 HOURS AGO • VIEW ON 8KUN
HOW TO LEGALLY DECLINE A VACCINE».
Da QAnon alla Mistica polacca
Con questi indizi giungiamo quindi a una directory di qanon.news, si tratta però di un post del Primo maggio. Non di meno, nella pagina Fb «ufficiale» di QAnon, troviamo la condivisione dell’immagine del vademecum, che scopriamo essere stata postata per la prima volta da una certa Jonie Miller; lo sappiamo anche grazie allo strumento che permette al Social network di flaggare le notizie false, rimandandoci al fact checking dei colleghi di LeadStories.
Ma Miller posta il manifesto il 17 aprile, mentre il post australiano risulta del giorno prima. Tuttavia, ai colleghi stranieri sembra essere sfuggito un particolare, che si perde nelle condivisioni più recenti: è il credit nell’angolo in alto a destra dell’immagine, attribuito alla pagina Solar Jaguar Fb.
Così troviamo il 16 aprile due screen, uno col testo in inglese e uno in polacco. Solar Jaguar non è una pagina, ma il profilo di un utente, che risulta originario della Polonia ma attualmente domiciliato a Londra. I suoi contenuti sono palesemente complottisti, inoltre è associato al profilo anche quello che supponiamo essere il suo sito Web, il cui titolo è tutto un programma: The Sacred Spiritual Journey.
È molto interessante constatarne i contenuti mistici, con particolare attenzione per la pratica di Medicine alternative, come il Reiki e tanto altro. Nella sezione «about» scopriamo qualcosa di più sull’autore, anzi, l’autrice, che si fa chiamare Magdena.
A quanto pare è responsabile di un «Centro di spiritualità sacra», dove le persone possono «trasformarsi», attraverso «portali spirituali, eventi, servizi e tour sacri». Comprensibilmente però Magdena non vive di solo spirito, questo genere di «trasformazioni» hanno un costo, ovviamente.
Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).
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