Ricciardi: «Trend esponenziale perché non abbiamo agito due settimane fa. Il lockdown? Si può evitare, ma non con le misure attuali»

di Cristin Cappelletti

Secondo l’ex presidente dell’Iss servono subito nuovi provvedimenti: «Il coprifuoco in Spagna e Francia non si è dimostrato efficace»

Potrebbe arrivare già questo weekend un nuovo Dpcm con ulteriori misure per arginare l’aumento dei nuovi casi in Italia, 15mila solo ieri. Le Regioni vanno un po’ in ordine sparso con provvedimenti eterogenei, e in Lombardia è esplosa la polemica sullo stop alla didattica in presenza per le scuole superiori. «Ci troviamo di fronte a un andamento esponenziale perché non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto fare 2 settimane fa», dice Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza, durante la conferenza stampa online di presentazione del Festival della Salute globale.


Già oggi, ha precisato l’ex presidente dell’Iss, «nelle aree metropolitane c’è un indice di trasmissione del 2.3, significa che il raddoppio dei casi può avvenire di giorno in giorno, come già iniziamo a vedere in Lombardia». E proprio nelle grandi città c’è l’ipotesi di attuare misure ancora più stringenti. «Due settimane fa – aggiunge Ricciardi – ho detto che viaggiavamo sulla lama del rasoio e avevo previsto i 16.000 casi prima di Natale. Ma li abbiamo avuti ieri».


Il premier Giuseppe Conte ha ripetuto più volte che l’Italia non si può permettere una chiusura generalizzata. «Il lockdown si può evitare se vengono prese misure rapide, urgenti, forti e adesso», ma «non con quelle prese attualmente». Ad esempio «le misure sul coprifuoco non si sono dimostrate efficaci in Paesi come Francia e Spagna. Anche perché, come ha ironizzato qualcuno, il Covid non lo portano i metronotte ma le masse di persone che si addensano nei locali e sui trasporti locali».

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