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Organizzatori del flash mob e violenti: le due Napoli in piazza contro De Luca

24 Ottobre 2020 - 15:02 David Puente
Una manifestazione «dura ma pacifica» per gli organizzatori dei flash mob, ma il terreno per le violenze era fertile

Ci sono state due Napoli, una pacifica e una violenta contro le decisioni del mondo della politica per l’emergenza Covid19. Gli organizzatori dei flash mob, così come i lavoratori e commercianti che hanno manifestato con interventi in piazza e striscioni, hanno preso le distanze dai «black block» e da coloro che hanno colpito con violenza giornalisti e la Polizia di Stato. Facinorosi che hanno colpito anche la stessa città dove operano proprio gli commercianti che protestavano, rendendo la loro iniziativa pacifica una notizia da «secondo piano». Per gli organizzatori non c’è dubbio, il colpevole è Vincenzo De Luca.

«No coprifuoco!» è stato il titolo dell’evento organizzato per il flash mob in Piazzetta Orientale dagli amministratori del gruppo Facebook «Gli insorgenti», un’invito a una manifestazione pacifica nonostante nell’immagine allegata vi fosse un evidente «Insorgiamo» un po’ troppo forte in un clima già difficile da gestire. Una manifestazione «dura ma pacifica», diceva l’organizzatore «Gigi Lista – L’insorgente» in una diretta Facebook che precedeva l’evento. Non solo, chiedeva ai manifestanti di allontanare e frenare i violenti perché il loro compito era «difendere la città».

A seguito degli atti violenti, gli organizzatori del gruppo Facebook hanno messo le mani avanti condannando i «black block» e ribadendo i loro intenti pacifici e le loro contestazioni nei confronti del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tra gli interventi pubblici degli organizzatori troviamo quello di Ylenia Petrillo dove specifica che il flash mob era terminato alle 22:40, prima dei tafferugli.

Anche Gigi Lista, attraverso un’altra diretta dalla sua pagina Facebook, prende le distanze dai manifestanti violenti, condannando i loro atti, ma addossando la colpa a una persona con nome e cognome, Vincenzo De Luca:

Ho ribadito, e potete vederlo in ogni diretta e in ogni video, che noi dovevamo essere pacifici e che dovevamo fare questo flash mob. Se c’è una situazione assurda a Napoli un colpevole c’è ed Vincenzo De Luca, perché Vincenzo De Luca non doveva assolutamente uscire oggi, dopo che aveva già messo un coprifuoco, dire che adesso metteva anche un lockdown. Ha messo benzina sul fuoco, il colpevole di tutto quello che sta succedendo è un’idiota che fa il guappo seduto dalla poltrona di casa sua. Ha scatenato l’inferno questa persona, ha scatenato l’inferno!

Condanne non solo per gli atti vandalici contro la città, ma anche per chi in quel momento lavorava come il giornalista Paolo Fratter preso di mira e aggredito, insieme agli operatori Sky, dai «black block» presenti per strada.

Chi erano i manifestanti violenti? Non sappiamo se tra questi c’erano membri del gruppo Facebook, gli stessi organizzatori non lo possono sapere. C’è chi pensa che sia stato tutto orchestrato, un complotto contro l’evento e azioni che ora «faranno comodo al Regime», e chi invece è consapevole del fatto che certi eventi vengono sfruttati da violenti per creare disordine e rovinare tutte le buone intenzioni di chi voleva far valere le proprie necessità.

Si parla di negazionisti e complottisti tra i vandali di Napoli, ma anche di fascisti e napoletani balordi come scrive Luigi nel gruppo Facebook. II viceministro dell’interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri, parla di «azioni preordinate» e di un’azione organizzata da ambienti criminali e dell’estremismo politico.

Che l’estrema destra fosse intenzionata a partecipare è un dato di fatto, lo stesso Roberto Fiore di Forza Nuova lo aveva annunciato in un tweet augurando la «prima scintilla di Rivoluzione contro la dittatura sanitaria».

Tra gli alimentatori di complottisti e negazionisti era sceso in strada anche Pasquale Mario Bacco, già candidato politico per l’estrema destra italiana, il quale durante la diretta Facebook nella pagina della sua associazione riprende il giornalista Sky Paolo Fratter – in un momento precedente all’aggressione – e contestando i vari esperti come Crisanti e Ilaria Capua, con il quale ha evidentemente qualche problema visto il modo in cui la attacca personalmente.

I lavoratori e commercianti che volevano manifestare per le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere, e non per sostenere teorie complottiste e negazioniste della Covid19, sono stati ulteriormente danneggiati. Quello che risulta evidente è la presenza di un terreno fertile per le violenze e per coloro che non hanno contribuito ad arginare la diffusione del virus facendo pura propaganda politica e pseudoscientifica. Un terreno fertile dovuto a continue insoddisfazioni e sofferenze dei cittadini causate da chi in tutto questo 2020 non è stato in grado di rispondere ai loro dubbi e alle loro necessità. Molte cose si potevano evitare.

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