Usa, Trump arringa i suoi sostenitori: «Non ci arrenderemo, non concederemo mai la vittoria»

Da Washington, nel giorno in cui il Congresso deve certificare il trionfo di Biden, il presidente uscente ha accusato ancora una volta i dem di aver truccato il risultato del voto del 3 novembre

È caos a Washington dopo che la polizia ha evacuato due edifici governativi presi d’assalto dai sostenitori di Donald Trump. I palazzi evacuati sono il Madison e il Cannon Building. Da questa mattina, l’intera capitale è blindata dalla polizia e dalla guardia nazionale per la protesta dei fan di Donald Trump contro i presunti e mai dimostrati brogli elettorali, nel giorno in cui il Congresso deve certificare la vittoria di Joe Biden. «I media non mostreranno la grandezza di questa folla, ci sono 300mila persone». Dal palco allestito nella capitale, Trump ha parlato ai suoi sostenitori: «Li abbiamo battuti quattro anni fa e quest’anno hanno truccato le elezioni» ha detto Trump accusando la sinistra di aver rubato il risultato finale. «Non ci arrenderemo, non concederemo mai la vittoria», ha detto ancora una volta il presidente americano in uno dei giorni più neri della sua presidenza.



Con la vittoria del senatore Raphael Warnock in Georgia, e quella non ancora certificata dell’altro dem, Jon Ossoff, dei due seggi che consegnerebbero il controllo del Senato e del Congresso ai democratici, gli ultimi giorni di Trump alla Casa Bianca si fanno sempre più complicati. Il presidente uscente sta provando con ogni mezzo a ribaltare il risultato delle elezioni del 3 novembre. «Biden ha avuto 80 milioni di voti? Si, i voti dei computer», ha continuato Trump contestando anche il ballottaggio in Georgia.

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