Coronavirus, la Lombardia passa in zona rossa. Ecco tutte le Regioni che possono cambiare colore

Verso la stretta anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche

Da lunedì 15 marzo quasi tutto il Paese dovrà fare i conti con una stretta delle misure di contenimento, complice la prospettiva, messa a punto in queste ore, di sospendere la zona gialla fino a dopo Pasqua. L’Italia si trova a fronteggiare ancora una volta un peggioramento della situazione epidemiologica e le sue conseguenze: con la diffusione repentina della variante B117 (la cosiddetta “inglese“) del Coronavirus, a partire dal 15 marzo diverse Regioni passeranno dall’arancione al rosso. Aggiungendosi a Campania e Basilicata, in rosso dall’8 marzo.


L’ufficialità dei vari passaggi di zona è attesa oggi, 12 marzo, con le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Tuttavia, guardando ai dati relativi all’indice di trasmissibilità – il cosiddetto indice Rt – è possibile tracciare un quadro della situazione. Secondo le regole attuali, passano in zona arancione le Regioni con un Rt superiore a 1, in zona rossa quelle che superano la soglia dell’1,25. Nello scenario peggiore, l’unico territorio a rimanere teoricamente giallo dovrebbe essere la Sicilia, ma, stando a quanto stabilito, da lunedì dovrebbe passare anche lei in zona arancione (con l’eccezione della Sardegna che dovrebbe rimanere bianca).


Le Regioni in zona rossa

Il Centro-Nord del Paese si tinge di rosso. La prima ufficialità arriva dalla Lombardia (che cambia colore per la 16esima volta in 5 mesi) che avrebbe un Rt tra l’1,28 e l’ 1,32 e presenta 312 casi ogni 100 mila abitanti. Da lunedì vedranno quasi certamente lo scatto nella fascia più alta di rischio anche il Piemonte, dove l’indice Rt è salito all’1,41, il Friuli Venezia Giulia (qui l’indice di trasmissibilità si aggira attorno a 1,3), l’Emilia Romagna, le province di Trento e Bolzano, le Marche, il Lazio, il Veneto e la Toscana.

Le Regioni in zona arancione

Dovrebbe scampare il passaggio in rosso la Calabria, a oggi in giallo: negli ultimi giorni ha comunicato un’incidenza di oltre 300 casi ogni 100 mila, ma a quanto si apprende potrebbe diventare “solo” arancione. Con un indice Rt intorno all’1, dovrebbero essere arancioni anche la Valle d’Aosta, la Liguria, la Puglia (dove sono già scattate le ordinanze restrittive per le province di Bari e Taranto), il Molise, a oggi in rosso, l’Umbria, l’Abruzzo e, come detto, la Sicilia.

Immagine di copertina: ANSA/Matteo Bazzi

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