Scandalo Russia-Lega, indagato anche Meranda: sfrattato dall’ufficio perché moroso, i documenti in un deposito

«Lo scopo dell’incontro – aveva detto il banchiere a proposito dell’incontro di Mosca – era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti d’affari»

La Guardia di finanza di Milano, su delega della Procura, sta effettuando perquisizioni nei confronti dell’avvocato Gianluca Meranda, il legale romano che ha ricevuto contestualmente un avviso di garanzia, ed è quindi indagato, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione internazionale sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.


La perquisizione dei finanzieri, accompagnati dal pm Gaetano Ruta e da un esponente dell’ordine degli avvocati di Roma, erano partite questa mattina a Roma dalla sede della Sqlaw, società fondata dall’avvocato cosentino. Lì però non è stato trovato niente, perché Meranda era stato sfrattato dall’ufficio perché non pagava l’affitto, come riferiscono fonti investigative.


Gli inquirenti hanno poi rintracciato un deposito nel quale Meranda aveva fatto spostare tutti i suoi documenti. Un lavoro svolto da un autotrasportare che, anche in questo caso, non era stato pagato. L’avviso di garanzia, quindi, è stato notificato a casa di Meranda, dove è andata avanti la perquisizione.

Da Vannucci

Nel pomeriggio sempre gli uomini della guardia di finanza erano entrati a casa di Francesco Vannucci a Suvereto, in provincia di Livorno. Quattro investigatori delle fiamme gialle erano arrivati poco prima delle 16 e avevano suonato il campanello all’abitazione chiedendo di parlare con l’ex bancario. 

Gli investigatori dopo circa un’ora di attività all’interno della casa, presente lo stesso Vannucci e pure l’anziana madre, sono usciti all’esterno ispezionando anche il giardino, le cantine, le auto e un casotto in legno degli attrezzi posto ai margini della proprietà. Le fiamme gialle hanno verificato anche il contenuto di quattro bidoni della spazzatura destinati alla raccolta differenziata.

Vannucci ha accompagnato i militari in tutti i momenti del sopralluogo interloquendo con le loro richieste di chiarimento. Per alcuni istanti, insieme a una investigatrice delle Fiamme gialle, è uscita all’esterno anche l’anziana madre di Vannucci.

La donna ha accompagnato la militare a una rimessa della casa accessibile dall’esterno. Visionati anche i bidoni della raccolta differenziata posti sul patio della casa. Poi dopo circa una ventina di minuti di questa attivita’ esterna, i finanzieri sono tornati con Vannucci dentro l’abitazione.

Poco dopo le 20.30, Vannucci è stato visto lasciare la casa di Suvereto alla guida della propria auto. Con lui a bordo c’erano due dei quattro finanzieri che avevano poco prima perquisito l’abitazione. Gli altri due militari hanno seguito Vannucci con l’auto di servizio diretti in caserma, dove il consulente ha firmato il verbale.

Francesco Vannucci è il terzo italiano delle intercettazioni diffuse da Buzzfeed citato durante l’incontro di Mosca. A confermarlo è stato ieri lo stesso Vannucci alle agenzie di stampa: avrebbe partecipato alla cena in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l‘avvocato Gianluca Meranda, la seconda voce, dopo quella di Gianluca Savoini a cui era stato dato un nome.

«Lo scopo dell’incontro – aveva Vannucci – era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti d’affari».

Il consulente inoltre aveva dichiarato, profondamente di spiaciuto, «di essere indicato in modo a volte ironico, a volte opaco, con lo pseudonimo di “nonno Francesco”. Confido nella serietà della magistratura italiana nel capire le chiare dinamiche di questa vicenda». 

Chi è Vannucci

Francesco Vannucci, 62 anni, di Suvereto, in provincia di Livorno, si era detto profondamente rammaricato di dover mettere a rischio la privacy sua e della sua famiglia.

Vannucci aveva raccontato di essere una delle persone citate nell’audio riportato da BuzzFeed, dove si menzionavano, tra gli altri, due personaggi che sembrano essere coinvolti nella discussione al tavolo dell’Hotel Metropol. Si tratta di un “Luca” (lo stesso Gianluca Meranda, appunto) e di un “Francesco”.

Alle domande delle agenzie di stampa sui temi dell’incontro del Metropole, testimoniati dall’audio di BuzzFeed, Vannucci però non aveva risposto, aggiungendo solo di non essere stato ancora ascoltato dai magistrati che si occupano del caso.

A contattare le agenzie, inviando un messaggio Whatsapp, era stato lo stesso Vannucci. L’identità di Francesco Vannucci e l’autenticità del messaggio di quest’ultimo erano state confermata all’Ansa dall’avvocato Gianluca Meranda, di cui Vannucci dice di essere collaboratore.

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