Giuseppe Conte si schiarisce la voce e inizia a parlare. Oggi è il suo grande giorno, quello della richiesta della fiducia alla Camera per il nuovo governo Pd-M5s nato dalle ceneri dell’alleanza gialloverde.
Nel suo discorso non manca subito un riferimento a Matteo Salvini: «Basta all’arroganza, io e tutti i miei ministri ci impegniamo ad adoperare un lessico più consono», dice. Dai banchi di Lega e FdI rumoreggiano. Conte li richiama all’ordine.
Ed è qui che interviene il presidente della Camera Roberto Fico che prima di riprendere i deputati, “bacchetta” Conte: «È compito mio, presidente», dice Fico. E il premier si gira verso di lui e chiede scusa con un sorrisino: «Chiedo venia, ha ragione».
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