Saronno, l’ordinanza shock del sindaco: «Chiudo il mercato, rischiamo 1.200 morti», poi corregge il tiro (ma non ferma il blocco)

Il sindaco, eletto con la Lega: «Voglio tutelare la salute pubblica»

Un’ordinanza dai toni apocalittici che è immediatamente finita al centro delle polemiche. L’ha firmata ieri il sindaco di Saronno, tra i provvedimenti relativi al Coronavirus: «La Città di Saronno ha poco meno di 40.000 abitanti e qualora nel caso peggiore, venissero tutti contagiati, rischieremmo di avere, stando al 3% di decessi, circa 1200 decessi», si legge nel documento firmato ieri dal sindaco di Saronno Alessandro Fagioli (Lega) per disporre la chiusura del mercato cittadino previsto per oggi, 26 febbraio.


«Pur nella consapevolezza che si tratta di un dato non estrapolabile scientificamente – scrive Fagioli -, ma non avendo al tempo stesso controprove, è da tenere in considerazione nella tutela della salute pubblica ed in particolar modo per la fascia debole della popolazione ovvero di chi ha già patologie in corso».


In un post su Facebook, Fagioli ha poi spiegato che «all’interno del provvedimento sono stati inseriti concetti esemplificativi atti a rafforzare il senso del fenomeno in corso, sottolineando il possibile coinvolgimento dei soggetti più deboli a maggior rischio di ricovero. Evitando il contagio si scongiura il probabile intasamento delle strutture sanitarie e la ripresa della vita normale».

Oggi il sindaco è tornato sul merito facendo un passo indietro. «Ammetto che c’è stato un errore comunicativo e se questo ha scaturito allarme me ne scuso, non era la mia intenzione. Detto questo rimane validissima la motivazione principale per la quale ho deciso di introdurre questo e altri provvedimenti e cioè quello della tutela della salute pubblica dei miei cittadini», ha scritto. Correggendo il precedente post.

Il parere degli esperti

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