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Coronavirus, Oms: «Livello minaccia mondiale molto alto». In Germania i contagi salgono a 60. Prima vittima nel Regno Unito e primo contagio

28 Febbraio 2020 - 19:12 Redazione
«24 casi sono stati esportati dall'Italia in 14 paesi, 97 casi sono stati esportati dall'Iran in 11 paesi», ha chiarito il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità

L’allarme dell’Oms: «Rischio epidemia molto alto»

La minaccia per l’epidemia di Coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello «molto alto», ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia. «Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”», ha spiegato il capo dell’Oms che si è soffermato anche sulla situazione italiana.

«Da ieri abbiamo registrato i primi casi di contagi in Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Nigeria. Tutti questi casi hanno legami con l’Italia», ha chiarito Adhanom. «24 casi sono stati esportati dall’Italia in 14 paesi, 97 casi sono stati esportati dall’Iran in 11 paesi», ha aggiunto. Intanto i ministri della Salute della Ue hanno fatto sapere che si riuniranno in via straordinaria venerdì 6 marzo per discutere sulle misure da adottare per combattere il diffondersi dell’epidemia.

Islanda

Le autorità islandesi hanno riferito di un primo caso di infezione da coronavirus nel Paese. Si tratta di un uomo rientrato dall’Italia e che ha soggiornato «fuori da una delle zone a rischio». L’uomo, un ottantenne islandese, «non è gravemente malato ma presenta sintomi tipici della malattia di Covid-19», ha dichiarato il dipartimento della protezione civile in una nota.

Regno Unito

È arrivata la notizia della morte del primo cittadino britannico positivo al coronavirus. L’uomo, un anziano, si trovava a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Il Foreign Office ha fatto sapere a caldo di star controllando la notizia, ma la conferma del ministero della Sanità del Giappone toglie ogni dubbio. La viceministra britannica della Sanità, Jo Churchill, ha da parte sua confermato alla Bbc di essere stata informata fin da ieri che l’uomo era «in condizioni molto, molto precarie». «I miei pensieri sono per la sua famiglia in questo momento», ha aggiunto Churchill, a nome anche del governo.

Messico

Il ministero della Sanità del Messico ha confermato oggi il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta di un uomo di 34 anni rientrato dal nord Italia qualche giorno fa e che è ricoverato nell’Istituto nazionale delle malattie respiratorie di Città del Messico. Il sottosegretario alla Sanità, Hugo Lopez Gatell, ha dichiarato che esiste anche un secondo caso nello Stato di Sinaloa di una persona, isolata in un hotel, risultata positiva ad una prima prova per il Covid-19, ed è in attesa della conferma ufficiale. Ci sono infine anche altri due casi asintomatici sotto osservazione.

Iran

Si aggrava ancora il bilancio dell’epidemia in Iran. Fonti interne al sistema sanitario locale hanno riferito alla BBC che le vittime sono almeno 210. Mentre il numero dei contagiati è di 388, cioè 143 in più di ieri. Ma i numeri forniti dal governo sono stati contestati da più parti, nonostante le autorità abbiamo negato di aver nascosto informazioni sulla reale portata dell’epidemia.

Il governo di Teheran ha comunque deciso di chiudere tutte le scuole per tre giorni a partire da sabato. La Repubblica islamica aveva già cancellato le preghiere del oggi nelle capitali di 23 delle 31 province iraniane per arginare la diffusione del virus, anche a Teheran e nelle città sante musulmane sciite di Qom e Mashhad. In contemporanea a queste misure anche il Parlamento iraniano ha annunciato la sospensione di tutte le attività.

Cina

Un totale di 36.000 pazienti ricoverati a causa del coronavirus sono stati curati e dimessi dagli ospedali in Cina. Si tratta di una percentuale pari al 45,9% del totale dei casi confermati. Guo Yanhong, una funzionaria della Commissione sanitaria nazionale, ha dichiarato anche che i casi lievi degli oltre 8.400 pazienti curati hanno rappresentato il 90,8% dei casi. I casi gravi riguardano il 7,2%, mentre i casi critici rappresentano il 2%. L’età media dei pazienti con sintomi lievi è di 43 anni, quella dei pazienti gravi e critici è di 53 anni.

Nella giornata di ieri, 27 febbraio, la Cina aveva registrato 44 nuove vittime per il coronavirus. È il dato più basso da oltre tre settimane. Il bilancio complessivo dei morti è arrivato a 2.788. In calo anche i nuovi contagi: sono stati 327 nella giornata di ieri, il livello più basso da oltre un mese.

Dei 44 nuovi morti, 41 sono relativi all’Hubei, la provincia epicentro dell’epidemia, due a Pechino e uno allo Xinjiang. I pazienti dimessi dagli ospedali sono stati 3.622, portando il totale a 36.117. A livello globale i casi confermati sono saliti a 78.824, 2.788 i morti.

Germania

I casi di coronavirus in Germania sono saliti a 60. A riportarlo è stata una portavoce del ministero della Salute tedesco, le cui parole sono state poi riprese da Skynews. L’ultimo bilancio, nella tarda serata di ieri 27 febbraio, parlava di 30 persone infette. Per il diffondersi del virus in Italia, inoltre, sono stati momentaneamente sospesi i trasferimenti dalla Germania dei “dublinanti“, i migranti che rientrano nella categorie definite dal regolamento di Dublino. Lo ha confermato un portavoce del Ministero degli Interni tedesco all’Ansa.

Giappone

La regione giapponese di Hokkaido ha dichiarato lo stato di emergenza a causa del coronavirus. L’isola conta 66 contagiati sui più di 200 totali registrati in Giappone. Il governatore della regione ha chiesto ai residenti di rimanere a casa. Secondo le autorità locali, è probabile che il maggior numero di contagi sia avvenuto a una fiera che si è svolta due settimane fa a Kitami.

In Giappone, intanto, continua lo sbarco dalla Diamond Princess. Sono circa 100 i passeggeri sani che sono sbarcati nelle ultime ore. Rimangono circa 150 persone a bordo, tra cui il comandante italiano. I membri dell’equipaggio che stanno lasciando la nave rimarranno in osservazione due settimane in un centro specializzato a nord di Tokyo. In Giappone è morto un uomo di 70 anni che aveva contratto la malattia lo scorso 3 febbraio. Salgono così a nove le persone decedute in Giappone, quattro erano passeggeri della Diamond Princess.

I casi in Europa legati all’Italia

Il coronavirus ha contagiato Irlanda del Nord, Galles, Olanda, Lituania ed è arrivato fino a Nizza, in Francia. In tutti e tre i casi si tratta di persone state di recente in Italia. Sia in Irlanda del Nord che in Galles si tratta di persone provenienti dal Nord Italia. A Nizza una donna è risultata positiva dopo essere rientrata da Milano. In Lituania si tratta invece di una donna rientrata da Verona il 24 febbraio. Mentre in Olanda è una persona di Tilburg che ha viaggiato di recente nel nord Italia.

Croazia

In Croazia i contagi salgono a cinque dopo che sono stati confermati altri due casi. Si tratta di persone che hanno avuto contatti con i primi casi registrato in Croazia: un giovane rientrato da Milano e una persone che lavora a Parma.

Nigeria

Confermato il primo caso di contagio in Nigeria. Si tratta di un italiano che lavora nel Paese africano e che era tornato da Milano lo scorso 25 febbraio. È il primo contagio nell’Africa sud-sahariana. Lo ha confermato il locale ministro della Sanità.

Corea del Sud

Record di contagi invece in Corea del Sud che ha riportato 256 nuovi casi. È il livello più alto di contaminazione fuori dalla Cina. Il numero totale di persone contagiate in Corea del Sud è salito a 2.022.

Affondano le borse asiatiche

Le Borse asiatiche affondando per i timori di diffusione del coronavirus: Tokyo cede il 4,51%, Shanghai il 3,36%, Hong Kong il 2,77%. Male anche Seul che registra un -3,35%. Singapore perde il 2,83% e Shenzhen il 4,07%

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