Coronavirus, il papà della bimba di 8 anni contagiata a Padova: «Mia figlia messa alla gogna nelle chat di paese»

I dati sensibili e le foto della bambina hanno cominciato a circolare fin da subito

Parla il papà della bimba di Padova risultata positiva al Coronavirus e denuncia: la figlia di appena 8 anni è stata «messa alla gogna nelle chat di paese». «Fuori è uno schifo, qualcuno ha messo in rete i dati sensibili miei, della mia famiglia, di mia figlia. Non può essere dignitosa una cosa del genere. Non ci può essere una simile caccia all’appestato. Un’ora prima che il laboratorio ci comunicasse la positività di mia figlia già i nostri nomi giravano in rete. C’è gente irresponsabile che sui social, specie sui gruppi Facebook dei paesi, fomenta odio e paura. Ho già contattato i carabinieri. Le indagini sono in corso», dice l’uomo a la Repubblica.


La cena del 14 febbraio

Tutto è cominciato lo scorso 14 febbraio, quando tutta la famiglia si è recata a cena al circolo degli Alpini di Limena. Dieci giorni dopo le brutte notizie: il nonno di 68 anni in terapia intensiva, la moglie positiva, un figlio positivo, l’altro figlio con la compagna negativi. E ancora: le due bambine, una positiva e l’altra, di 3 anni, negativa.


«Siamo disperati»

La piccola, risultata positiva al coronavirus, è asintomatica. Intanto tutta la famiglia è in quarantena: «Facciamo attenzione a ogni minimo segnale, per cogliere ogni eventuale evoluzione». Lei l’ha presa come un gioco, mentre i genitori, «sono disperati» per la situazione che si è venuta a creare, per la chat di paese e per i dati sensibili diffusi: «Non è facile gestire una emergenza del genere che ti piomba in casa. Però vedere lei tranquilla ci dà la forza di andare avanti».

Il parere degli esperti

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