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Coronavirus, la storia di Gabriele a Open: «Io in quarantena in Cina, perché arrivo dall’Italia» – Il video

29 Febbraio 2020 - 06:33 Fabio Giuffrida
«Mi hanno affisso un cartello sulla porta di casa che dice "Auto-quarantena, cari vicini sono arrivato il 26 febbraio e per la salute di tutti mi chiudo in casa fino al 12 marzo. Solo tutti uniti si può vincere il virus!"»

«Appena sono arrivato a casa, gli impiegati dell’amministrazione del condominio, che svolgono funzioni da pubblico ufficiale qui in Cina, mi hanno detto che sarei dovuto andare in quarantena. Il motivo? Vengo da un’area a rischio, l’Italia». L’uomo che vedete nel video, pubblicato da Open, si chiama Gabriele, italiano, fa il giornalista e il 26 febbraio è tornato a Pechino (dove risiede da nove anni) dalla città di Milano, in Lombardia, quindi da una delle Regioni più colpite dall’emergenza epidemiologica del Coronavirus.

Facebook | La quarantena di Gabriele in Cina

«In quarantena fino al 12 marzo»

Il 26 febbraio è cominciato il suo incubo. Quarantena fino al 12 marzo «perché vengo dall’Italia»: «Mi permettono di uscire per comprare delle cose e per andare in banca, si sono offerti di darmi delle dritte per fare acquisti online. Dopo devo arrangiarmi con le consegne a domicilio e con il piccolo spaccio che c’è all’interno del condominio».

Facebook |Così Gabriele “resiste” alla quarantena

Il cartello sulla porta di casa

Poi il colpo di scena: «Mi hanno affisso sulla porta di casa un cartello con su scritto “Auto-quarantena. Cari vicini sono arrivato il 26 febbraio e per la salute di tutti mi chiudo in casa fino al 12 marzo. Solo tutti uniti si può vincere il virus!” (traduzione del cartello confermata anche da una seconda fonte di nazionalità cinese, ndr). Adesso, per due volte al giorno, devo comunicare la mia temperatura corporea via WeChat. E so che anche verso altri italiani è stata imposta questa misura».

Secondo il giornalista, poi, «dall’1 marzo misure simili arriveranno anche a Hong Kong ma dovrebbero essere destinate solo a coloro che arrivano da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto». Non da tutta Italia.

Foto e video di Gabriele Battaglia

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