Coronavirus, Conte: «Chiusi tutti i negozi d’Italia, tranne alimentari e farmacie». Domenico Arcuri commissario delegato

Garantiti servizi pubblici e trasporti. Aperti edicole e tabaccai. Ok alle consegne a domicilio. Il premier: «14 giorni per vedere gli effetti»

«Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini di vita. La gran parte di voi ha reagito in modo straordinario. Ora questo è il momento di fare un passo in più, quello più importante: tutti gli esercizi commerciali di Italia resteranno chiusi, tranne le farmacie, gli alimentari e i servizi essenziali». Così il premier Conte nel suo messaggio agli italiani. Si tratta del terzo decreto della Presidenza del consiglio in 5 giorni (il quarto da inizio marzo) per contenere il diffondersi del contagio da Coronavirus. Queste nuove misure resteranno in vigore fino al 25 marzo.


Saracinesche abbassate dunque per parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa e negozi in generale. Garantiti invece i servizi essenziali: trasporti, agroalimentare, farmacie, poste e banche. Per questo Conte ha ribadito che «non è necessario correre ad acquistare il cibo».


È d’obbligo precisare che restano aperti edicole, tabaccai, artigiani, idraulici, meccanici, pompe di benzina. «Tutti aperti perché sono essenziali», precisano fonti di Palazzo Chigi.

Arcuri commissario delegato con ampi poteri

Domenico Arcuri è stato nominato commissario ad hoc, un ruolo che va ad affiancarsi a quello del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. «Avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la distribuzione di strumenti sanitari e potrà impiantare nuovi stabilimenti», ha precisato Conte.

Meloni: «Scelte rigide ma necessarie»

Appoggia l’inasprimento delle misure finalizzate a contenere la diffusione del virus la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Dal Governo arriva una decisione rigida ma necessaria, che purtroppo Fratelli d’Italia aveva già
previsto come ineluttabile per contenere l’epidemia. L’Italia sta combattendo contro un nemico subdolo che minaccia la vita dei più fragili e il futuro economico di tutti. È il momento del coraggio e dell’orgoglio nazionale – conclude Meloni -. Siamo un grande popolo e supereremo anche questo momento drammatico della storia della nostra Patria».

Salvini: «Da italiano, sono soddisfatto»

Pieno appoggio per l’ultima mossa del governo arriva anche dal leader della Lega Matteo Salvini: «Da italiano, da leader dell’opposizione, da padre, sono soddisfatto perché (finalmente) il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori, in prima linea da settimane. Per l’Italia e gli Italiani noi ci siamo. Sempre».

Nel pomeriggio: «Restiamo distanti, ce la faremo»

Nel pomeriggio, appena mezz’ora dopo la dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, il premier aveva condiviso un messaggio con gli italiani. «Rimaniamo distanti per correre veloci domani – era il nocciolo del suo discorso -. Ce la faremo».

In particolare, Conte si è rivolto «ai tanti cittadini preoccupati per il lavoro, per le loro attività, alle mamme, ai papà, ai nonni e agli amici che oggi devono rimandare il loro abbraccio». «Voglio dire che lo Stato non si dimentica di voi – ha scritto il premier sulla sua bacheca Facebook – è al vostro fianco oggi e lo sarà domani. Ringrazio tutti gli italiani per i piccoli e grandi sacrifici che stanno compiendo in questi giorni. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre insieme più veloci domani».

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