Coronavirus, a Los Angeles traffico crollato dell’80%: l’aria non è mai stata così pulita

I livelli di smog hanno cominciato a scendere di livello tra il 16 marzo, proseguendo fino al 6 aprile

È Los Angeles la città, tra le principali del mondo, con l’aria più pulita, dallo scoppio della pandemia da Coronavirus. Il responso arriva da un rapporto della IqAir, una società svizzera di tecnologia della qualità dell’aria che controlla anche i livelli di inquinamento nelle città di tutto il mondo. Una bella svolta, se si pensa che, a regime, la città degli angeli in Usa è una tra le più inquinate. Il risultato strabiliante – registrato martedì scorso – è dovuto anche a un calo dell’80% del traffico automobilistico. I livelli di smog hanno cominciato a scendere dal 16 marzo, tre giorni prima che il governatore della California Gavin Newsom aveva ordinato ai 40 milioni di residenti dello stato di rimanere a casa per l’emergenza sanitaria, e hanno continuato, fino al 6 aprile.


Un’inversione di marcia, che non si aveva dal 1995, scoperta dal team del dottor Yifang Zhu, professore di Scienze della salute ambientale presso la Fielding School of Public Health dell’Ucla – l’Università di Los Angeles. Zhu ha riscontrato un miglioramento del 20% della qualità generale dell’aria nella California meridionale. Inoltre, è stato notato un calo del 40% dei livelli di PM 2,5, una classe di inquinanti atmosferici microscopici che sono stati collegati a gravi problemi cardiovascolari e respiratori , specialmente nei bambini e negli anziani. Uno studio pubblicato lunedì, da Xiao Wu e Rachel C. Nethery dell’Università di Harvard, ha anche collegato l’esposizione al PM 2,5 a un aumentato rischio di morte per Covid-19 .


Courtesy of Epa Air Data

«Con meno auto sulla strada e meno emissioni provenienti da quei terminali di scarico, non è sorprendente vedere miglioramenti nella qualità dell’aria in generale», ha detto Zhu alla Cnn. «Dal punto di vista della società, penso che dobbiamo pensare davvero a come realizzare un mondo più sostenibile, in cui tecnologie e politiche si uniscono per darci energia più pulita», ha affermato. «In modo che l’aria che respiriamo rimanga pulita come quella che respiriamo oggi».

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