Coronavirus, il Cts al governo: «Servono misure più rigide per Natale, altrimenti a gennaio saremo nei guai»

di Redazione

Per gli esperti del Comitato tecnico scientifico, i dati sul contagio restano preoccupanti. E in oltre metà del Paese le strutture sanitarie sono sotto stress

Consolidare e rafforzare le misure anti-contagio con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. Queste, secondo quanto si apprende, sono le raccomandazioni espresse dagli esperti del Comitato tecnico scientifico (Cts) nella riunione tenutasi oggi, 14 dicembre, con il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione. La necessità di una nuova stretta, è stato spiegato dai tecnici al governo, è legata all’impossibilità da un lato di controllare in maniera capillare il territorio e dall’altro a dati sul contagio da Coronavirus ancora «preoccupanti».


L’incidenza dei nuovi casi resta troppo alta

L’incidenza dei nuovi casi è ancora troppo alta (nell’ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento). L’Italia, fanno notare gli esperti del Comitato tecnico scientifico, ha anche un numero di morti giornaliero che supera quello della Germania – che ha però 20 milioni di abitanti in più -, e oltre metà del Paese con le strutture sanitarie ancora sotto stress. Dunque, è la conclusione, «bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai».


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