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Covid-19. Dalla corsa allo skateboard: ecco le regole per fare sport in lockdown

16 Marzo 2021 - 14:55 Redazione
Consentito correre al parco, ma bisogna scegliere quello più vicino alla propria abitazione. Sconfinare in un altro comune è possibile, ma solo per spostamenti strettamente funzionali. Il vademecum

Quasi tutta l’Italia da lunedì 15 marzo è in zona rossa o arancione. In base al nuovo decreto emanato dal governo Draghi, le regioni che per due settimane avranno un’incidenza superiore a 250 casi positivi al Coronavirus ogni 100 mila abitanti andranno subito in lockdown. Per il momento tocca a Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto e Provincia autonoma di Trento. Tutte le altre regioni, esclusa la Sardegna che è bianca, sono in zona arancione. Anche la Toscana è in zona arancione, ma le province di Arezzo, Pistoia e Prato sono in zona rossa. Il governo ha risposto ai dubbi dei cittadini nelle Faq. Ma qual è l’impatto delle nuove restrizioni per il mondo dello sport? E quali sono le regole che bisogna rispettare?

Regole generali

In zona rossa sono ammesse le passeggiate e l’attività motoria all’aperto nei pressi della propria abitazione, con l’obbligo di rispettare un metro di distanza da altre persone. Ok anche all’attività sportiva esclusivamente nel territorio del proprio comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Se si fa corsa o bici è possibile anche sconfinare nel territorio di un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.

Attività di riabilitazione e allenamento degli atleti

Palestre, piscine e impianti sciistici sono chiusi, così come i centri benessere e i centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e no, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Comitato italiano paralimpico.

Restano ferme tutte le attività sportive dilettantistiche di base, ma anche le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale.

Differenza tra attività motoria e attività sportiva

Per attività motoria si intende la semplice passeggiata, con i familiari o con il cane, o il semplice giro con la bici da passeggio. Non è più in vigore il limite dei 200 metri da casa e il decreto non fissa un paletto differente. Sta quindi al buon senso di ciascuno rimanere nei pressi della propria abitazione, recandosi ad esempio nel parco più vicino. Per attività sportiva si intende la corsa, l’uscita con la bicicletta da corsa o con la mountain bike, l’uso di pattini e skateboard etc.

Il limite è quello dei confini regionali, che non devono mai essere superati. Inoltre, è obbligatorio partire e rientrare dalla propria residenza. Per l’attività sportiva non è obbligatorio indossare la mascherina, ma è necessario portarla sempre e indossarla se si incontrano altre persone. Il principio generale è sempre lo stesso: attività individuale o nel rispetto di una distanza interpersonale di almeno due metri.

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