G20, il primo impegno contro la pandemia: «Entro il 2022 vaccini per il 70% della popolazione mondiale». Speranza: «Numeri in crescita, serve cautela»

Al vertice dei ministri delle Finanze e della Salute dei venti Paesi più industrializzati è nata una task force globale che proverà a coordinare la risposta alla pandemia

Ci sono i cortei, ci sono gli incontri istituzionali e ci sono le forze di polizie già pronte a intervenire. Il primo G20 in presenza dopo la pandemia inizierà ufficialmente il 30 ottobre per concludersi il 31 ottobre ma tutta la macchina del vertice è già entrata in moto. Questo evento sarà una prova fondamentale anche per la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese dopo i disordini della manifestazione No Green pass di Roma del 9 ottobre, quelli conclusi con l’assalto alla sede della Cgil. Tutti i leader coinvolti si incontreranno alla Nuvola de quartiere Eur. Roma è blindata: per la sicurezza del vertice sono stati previsti 5.300 agenti in più, è stata disposta un no fly zone, sono stati fissati posti di blocco e allestiti anche sistemi anti-drone. I grandi assenti sono due: Vladimir Putin e Xi Jinping. Cina e Russia parteciparanno comunque con una delegazione e Jinping ha spiegato che sarà presente in videoconferenza. Un’assenza che è stata criticata anche dall’ex premier Romano Prodi: «Certo, se il G20 avesse avuto la presenza fisica di Putin e Xi avrebbe potuto fare qualche salto in avanti: negli incontri internazionali la presenza fisica è vitale, due terzi delle cose si svolgono nel corridoio, la politica è fatta di cose così, di guardarsi negli occhi». Alla fine del G20 ci sarà anche un incontro ospitato dal presidente degli Stati Uniti sulla catena globale di forniture, un processo che nelle ultime settimane, soprattutto negli Stati Uniti, sta facendo fatica a riprendersi dopo la fine dei lockdown causati dal Coronavirus.


La bozza del G20: raggiungere il 70% delle vaccinazioni nel mondo entro la metà del 2002

Nascerà una task force «Finanze-Salute» per spingere la cooperazione mondiale sulla risposta alla pandemia di Covid-19. A deciderlo sono stati i ministri delle Finanze e della Salute del G20 riuniti a Roma oggi e che si sono impegnati ad assicurare: «incisività, rappresentanza e copertura geografica», accogliendo anche membri non inclusi tra le 20 potenze più avanzate del mondo. Un impegno che passa anche per il potenziamento della distribuzione dei vaccini a livello globale. L’obiettivo dei Paesi del G20 è di raggiungere una copertura di almeno il 40 per cento della popolazione mondiale nel 2021 e del 70 per cento nel 2022. Dati che mantengono alta l’allerta sui rischi di una nuova ondata globale, così come alta è l’attenzione in questi giorni per la situazione italiana: «I numero della pandemia in Italia sono in crescita – ha detto il ministro della Salute italiano Roberto Speranza – anche se la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi europei. È necessaria cautela e prudenza, e mantenere le misure di precauzione quali l’uso delle mascherine».


L’incontro più lungo tra Papa Francesco e un presidente Usa

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato all’aeroporto di Fiumicino poco dopo le 2.30 di questa notte. Insieme a lui anche la first lady, Jill Jacobs. Il programma di Biden per la giornata prevede quattro incontri istituzionali. Il primo è iniziato alle 11.50 con Papa Francesco ed è andato avanti per oltre un’ora e un quarto. È stato l’incontro più lungo tra Papa Francesco e il un presidente Usa. Secondo l’agenzia stampa Ansa, il Papa aveva concesso un’udienza di 30 minuti a Donald Trump e di 50 minuti a Barack Obama. L’incontro era cruciale anche per il Vaticano, visto che Biden è il secondo presidente cattolico degli Stati Uniti dopo John F. Kennedy. «Lei è il più grande combattente per la pace che abbia mai conosciuto», ha detto il presidente americano al pontefice. Alle 15.20 è previsto invece l’appuntamento con Mario Draghi e poi incontrerà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 16.15 l’ultimo incontro di giornata con il presidente francese Emmanuel Macron.

I cortei degli studenti

La prima grande manifestazione per il vertice è stata convocata dagli studenti. Si sono incontrati davanti al ministero dell’Istruzione, in zona Trastevere Testaccio. La polizia è presente con dei posti di blocco in tutta la zona, al momento il traffico risulta ingolfato nelle vie vicine al ministero. Secondo gli organizzatori della manifestazione il centro delle proteste di questi giorni sarà il Climate Camp, un campeggio che è stato allestito in via della Vasca Navale. Tra i temi principali della protesta c’è la lotta al cambiamento climatico. In testa il corteo uno striscione: «Siamo il futuro senza futuro».

Le misure di sicurezza a Roma

La Cina: «Lavoreremo per il successo del vertice»

La delegazione cinese ha già pubblicato una nota per spiegare che la sua partecipazione non sarà solo formale, il ministero degli Esteri Wang Yi ha dichiarato: «La Cina è disposta a lavorare con tutte le parti per promuovere il successo del vertice G20 di Roma e dare un contributo positivo alla rapida vittoria del mondo sulla pandemia del Covid-19 e alla realizzazione di una ripresa stabile e alla crescita dell’economia mondiale».

Foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI | Biden incontra Papa Francesco

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