Il fantomatico piano di riduzione della popolazione mondiale attraverso vaccini, omosessuali e donne in carriera

Analizziamo le curiose affermazioni del Medico su un presunto piano di piano di sterilizzazione globale

Circolano le condivisioni Facebook di un video dove Massimo Citro – personaggio apprezzato negli ambienti No vax -, afferma che la Covid-19 avrebbe causato la morte di «un bambino su due milioni e mezzo di infettati», pertanto non vi sarebbe ragione di vaccinarli. Allora perché lo si farebbe? Secondo Citro il vero scopo sarebbe quello di «sterilizzare i bambini» nell’ambito di un complotto finalizzato a un piano eugenetico per la riduzione della popolazione globale. Anche «l’esaltazione dell’omosessualità e delle perversioni sessuali», e le «donne in carriera» che non vogliono più figliare farebbero parte del disegno cospirativo. Una “prova”? Perché non chiamare in causa il feticcio più amato dei teorici del complotto: Bill Gates, il quale nel 2014, secondo Citro, avrebbe sterilizzato «due milioni e trecentomila donne» in Kenya, attraverso il vaccino contro il tetano. Del caso si sono occupati per primi i colleghi di Facta.

Per chi ha fretta:

  • Massimo Citro sostiene in una clip che vi sarebbe un piano di sterilizzazione dei bambini e delle donne attraverso i vaccini.
  • Sostiene anche, che Bill Gates sarebbe stato responsabile della sterilizzazione di oltre due milioni di donne in Kenya con un vaccino contro il tetano.
  • Tutte le narrazioni volte a sostenere degli effetti nella fertilità dei vaccinati contro la Covid si sono rivelate infondate.
  • La narrazione delle donne sterilizzate in Kenya con un vaccino contro il tetano è una vecchia bufala messa in circolazione negli ambienti anti-contraccezione.
  • Non esistono evidenze del fatto che omosessuali e donne in carriera siano parte di un complotto.

Analisi

Generalmente la clip viene condivisa con la seguente didascalia:

Sterilizzazione di massa.
Non so come possano ancora guardarsi allo specchio ginecologi,pediatri e vari che per non perdere il posto di lavoro( obbligo vergognoso dell’ordine dei medici ) consigliano di sierarsi a donne incinte e neonati.

Un piano di riduzione della popolazione?

Partiamo quindi al presunto piano di sterilizzazione di ignare donne in Kenya. L’episodio è una totale distorsione dei fatti, come già spiegato dai colleghi di Africa Check. All’origine vi è un vaccino contraccettivo sperimentato in India, che accoppiava l’ormone hCG con una tossina del tetano. Era pensato proprio contro le gravidanze non pianificate. Si sparse quindi la voce – infondata – da parte di organizzazioni contro la contraccezione, che il vaccino contro il tetano contenesse l’ormone hCG, rendendo sterili le donne. Quindi nel 2014 in Kenya, i vescovi cattolici hanno espresso preoccupazione nei confronti di un presunto pericolo di sterilizzazione delle donne che avrebbero assunto il vaccino contro il tetano. Trovate maggiori approfondimenti in due nostri precedenti articoli, qui e qui. Del caso si sono occuparono anche i colleghi di Snopes.

Per quanto riguarda la vaccinazione Covid ai bambini, ci basta ricordare l’allarme lanciato dalla Società Italiana di pediatria e dal Policlinico “Gemelli” di Roma nel dicembre 2021, quando si contarono 1.450 piccoli ricoverati Covid: «l’unico modo per proteggerli è la vaccinazione in gravidanza e in età pediatrica», raccomandavano:

In età pediatrica – riportavamo nel nostro articolo -, il Covid si può manifestare con sindrome infiammatoria multisistemica: Il 45% dei casi sono diagnosticati tra 5 e 11 anni, e il 70% può richiedere terapia intensiva. «Dobbiamo salutare con gioia il fatto che le famiglie italiane possano usufruire dell’opportunità di vaccinare i più piccoli», ha detto il medico. Le somministrazioni del farmaco, inoltre, hanno vantaggi pratici oltre che sanitari: «Rendono possibile garantire la frequenza scolastica, la didattica in presenza e le altre attività ludico-ricreative molto importanti per un adeguato sviluppo psichico».

Poi c’è il pericolo del long Covid. «Se il 41,8% dei positivi si è ripreso completamente dal virus», spiegavano gli scienziati dell’ospedale italiano, «il 35,7% mostrava persistenza di uno-due sintomi e il 22,5% di 3 o più sintomi». Tra le conseguenze più frequenti, l’insonnia (18,6%), la persistenza di sintomi respiratori (compresi dolore e senso di costrizione toracica) nel 14,7%, la congestione nasale (12,4%), la fatica (10,8%), dolori muscolari (10,1%) e alle articolazioni (6,9%) e difficoltà di concentrazione (10,1%). «Oltre metà dei bambini studiati in questa survey presentava almeno un sintomo di long Covid a distanza di due mesi dall’infezione, come accade negli adulti», spiega ancora il team di ricercatori, «e tra i colpiti non mancava chi era asintomatico al momento dell’infezione».

Secondo le linee guida dell’Istituto superiore di sanità, i bambini ricoverati in ospedale erano sei su mille, mentre i ricoverati in terapia intensiva erano uno su mille. Certamente con questi numeri buona parte dei bambini più forti sarebbero comunque sopravvissuti. Ma è un discorso che farebbero gli stessi teorici dell’eugenetica e del depopolamento, che Citro critica legittimamente. Insomma, se qualcuno volesse davvero ordire un piano di riduzione della popolazione, sarebbe il primo a vietare i vaccini ai bambini.

Ma possono i vaccini Covid compromettere la fertilità dei bambini? Tutte le narrazioni volte a dimostrare effetti in tal senso si sono rivelate false o distorte. Trovate maggiori approfondimenti nelle nostre analisi, qui e qui. Sulle congetture riguardo agli omosessuali e alle donne in carriera preferiamo glissare. Confidiamo nel buonsenso dei lettori.

Conclusioni

Nella clip in oggetto Massimo Citro elenca una serie di congetture non dimostrate, e smentite da anni, riguardo a un complotto volto a ridurre la popolazione mondiale attraverso vaccini sterilizzanti (Covid e tetano) che sarebbe stato perpetrato da Bill Gates, gli omosessuali e le donne in carriera.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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