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Papa Leone XIV, domenica la messa d’inizio del Pontificato. Da JD Vance a Zelensky, chi ci sarà e chi è in forse

14 Maggio 2025 - 08:43 Diego Messini
papa leone XIV
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Roma si prepara a un nuovo afflusso di leader da tutto il mondo: attese 200 delegazioni. Così funzionerà la cerimonia

Meno quattro. Mancano 96 ore all’inizio ufficiale del pontificato di Papa Leone XIV. Domenica 18 maggio a partire dalle 10 è in programma in Vaticano la messa solenne di avvio dell’era Prevost. Una volta, neppure troppo tempo fa, si sarebbe parlato di «intronizzazione», come per ogni altro monarca del mondo. Fu l’ultimo Papa italiano, Albino Luciani, a rompere quella tradizione ormai vetusta ed eliminare i riferimenti «regali» del rito. Correva l’anno 1978. Poi nei decenni successivi, ricorda oggi Ester Palma sul Corriere della Sera, Wojtila e Ratzinger hanno rimesso mano anche ai contenuti del rito così che dal 2013 esiste un vero e proprio vademecum per la cerimonia, l’«Ordine dei riti per l’inaugurazione del ministero petrino del vescovo di Roma». Che succederà, dunque, domenica?

Cosa succede durante la cerimonia

La cerimonia sarà lunga e «affollata», poiché parteciperanno ancora una volta tutti i cardinali che solo una settimana fa hanno eletto Prevost alla guida della Chiesa. Sono loro a unirsi al nuovo Pontefice nella processione sul sagrato di piazza San Pietro che precede la parte liturgica della cerimonia. Cuore simbolico del rito è invece la consegna al nuovo Papa del pallio e dell’anello. Il primo è una striscia di lana bianca con sopra ricamate cinque croci rosse che il Protodiacono (Dominuqe Mamberti) pone sulle spalle del nuovo vescovo di Roma. Il secondo, il cosiddetto “anello del pescatore”, porta incisa la barca di San Pietro circondata dal nome del nuovo Papa. Sarà il cardinale Re a infilarlo all’anulare della mano sinistra di Prevost a suggello della cerimonia. Sul piano «pubblico» altri momenti chiave da aspettarsi sono poi l’acclamazione del Pontefice da parte dei fedeli riuniti a San Pietro (dopo che questi ha benedetto con l’evangelario verso le quattro direzioni), il rito dell’obbedienza al nuovo Papa da parte dei cardinali e, da ultimo, l’omelia di Prevost che si concluderà con la tradizionale benedizione Urbi et Orbi.

Leader mondiali in arrivo a Roma: ecco chi ci sarà

Per la seconda volta in meno di un mese Roma aprirà le porte a un numero record di leader stranieri, che affluiranno in Vaticano per la messa di inizio del pontificato di Robert Prevost. Al momento si prevedono circa 200 delegazioni in arrivo da tutto il mondo. Tra i leader mondiali confermati, spiccano il vicepresidente Usa JD Vance – che fu anche l’ultimo a incontrare Papa Francesco prima della sua morte – e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Spazio anche a qualche “volto nuovo” del gotha internazionale, come il nuovo premier canadese Mark Carney, fresco di conferma di partecipazione alla cerimonia così come il collega australiano (appena rieletto) Anthony Albanese. Da Israele ci sarà il presidente della Repubblica Isaac Herzog, dall’Argentina l’omologo Javier Milei. E potrebbe ricomparire in Vaticano per la seconda volta in poche settimane anche il leader ucraino Volodymyr Zelensky, che nei giorni scorsi ha già potuto rompere il ghiaccio col nuovo Papa – più vicino alle posizioni di Kiev rispetto a Bergoglio – in una cordiale telefonata. Molte poi le teste coronate, tra cui certamente Felipe VI di Spagna e il principe Edoardo d’Inghilterra. E la lista di qui a domenica può solo che allungarsi.

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