Salvini: «Saluti romani alla manifestazione? Fascismo e comunismo sono fuori dal tempo» – Il video

Il leader della Lega, poco prima del discorso in Senato, dice che «fascismo e comunismo sono passati, non torneranno»

«Per me il braccio teso e il pugno chiuso sono fuori dal tempo e fuori dalla storia. Che ci sia qualcuno che si richiami al passato, secondo me, nel 2019, non ha più senso politico». 


A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini, a margine della seduta per il voto di fiducia al Governo M5s-Pd in Senato, in risposta alle domande dei giornalisti sulla manifestazione di protesta contro il Governo Conte 2, tenutasi ieri, il 9 settembre, davanti alla Camera.


Ieri davanti a Montecitorio avevano manifestato i sostenitori di Fratelli d’Italia e della Lega, guidati dai rispettivi leader Giorgia Meloni e Matteo Salvini, nonché dall’ex forzista governatore della Liguria Giovanni Toti. Alla protesta erano presenti anche alcuni militanti di CasaPound, tra cui Simone Di Stefano.

Durante la manifestazione si erano levati cori e saluti romani. Su questo il leader leghista ha detto «di aver visto tante mamme e tanti papà», specificando poi che «chi si richiama al passato, nel 2019, non ha più senso politico».

Ma Salvini poi incalza: «Che poi voi (giornalisti, ndr) riusciate a sminuire una manifestazione di migliaia di persone con due braccia o con due pugni non fa onore al mestiere del giornalismo, ma ognuno lo pratica come vuole. Non sono io a dover dare lezioni». E il leader del Carroccio infine chiosa: «Fascismo e comunismo sono passati, non torneranno».

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