Coronavirus, Milano si sente (un po’) assediata: «Mi chiamano dal Sud e pensano che sia Chernobyl» – Il video

Scuole e università chiuse, centinaia di persone in giro con la mascherina, supermercati saccheggiati e strade vuote. Cosa sta succedendo nella capitale del Nord

Milano semideserta con scuole, università e musei chiusi. Piazza Duomo con pochissimi turisti, mezzi pubblici semi vuoti, una stazione centrale più tranquilla del solito. Studenti a casa, molti lavoratori in smart working. Un clima quasi surreale con supermercati presi d’assalto e centinaia di persone in giro con mascherine addosso. Sono gli effetti della paura del Coronavirus nel cuore economico d’Italia: la città non si ferma, ma di certo rallenta.


Dai guanti alle mascherine

«Temiamo di essere contagiati, non abbiamo paura ma meglio prevenire» ci spiegano quelli che vanno in giro con una mascherina addosso. E alla stazione centrale c’è persino chi vende le mascherine a 10 euro (che, tra l’altro, vanno a ruba). «I miei parenti mi chiamano dal Sud pensando che io sia a Chernobyl» ci confida una ragazza che da giorni indossa mascherina e guanti.


Tutto chiuso

Anche i militari dell’Esercito indossano le mascherine, la Polizia no. Come da ordinanza, bar e locali notturni dovranno rimanere chiusi dalle 18 alle 6 del mattino. Ma già oggi alcuni commercianti hanno pensato di abbassare le saracinesche: inutile rimanere aperti di fronte alle università chiuse. «A quest’ora ci sarebbero stati molto ragazzi nel nostro bar e, invece, come vedete, non c’è nessuno» ci spiega una giovane che lavora in un bar di fronte all’università Cattolica di Milano.

Foto e video di Fabio Giuffrida per Open

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