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Coronavirus, «Sopravvive nove giorni nell’asfalto» – Il nuovo audio “complottista” su WhatsApp

15 Marzo 2020 - 20:43 Juanne Pili
Adesso su WhatsApp ci parlano anche del virus che resiste nove giorni sull'asfalto. Ovviamente la tesi è infondata

Circola su WhatsApp l’ennesimo audio dove si pretende di raccontare la “verità” che i media tradizionali non ci dicono. Al solito si parla del nuovo coronavirus. Così dovremo per l’ennesima volta ricordarvi che gli audio anonimi in chat, non sono una valida alternativa per informarsi correttamente.

Una voce femminile cita un presunto medico non meglio identificato, il quale consiglierebbe di usare un solo paio di scarpe per uscire di casa, infatti uno studio avrebbe dimostrato che SARS-CoV2 potrebbe «sopravvivere» fino a nove giorni sull’asfalto.

Sarà vero? Analizziamo le principali affermazioni che si sentono nel file audio.

Il virus resiste nove giorni nell’asfalto?

Il presunto medico avrebbe «caldamente consigliato di utilizzare solo un paio di scarpe per andare fuori, e lasciarle fuori dalla porta di casa una volta utilizzate, perché sembra che il virus riesca a rimanere vivo per nove giorni sull’asfalto». 

Tenere le scarpe fuori dalla porta e cambiarsele è una buona abitudine a prescindere, come il consiglio di lavare sempre le mani ed evitare di toccarsi la faccia. Si chiamano “norme igieniche”. Ma il virus può sopravvivere fino a nove giorni sull’asfalto? 

Il Journal of Hospital Infection aveva pubblicato uno studio, dove effettivamente si suggeriva la possibilità che SARS-CoV2 persistesse negli oggetti fino a nove giorni. Non si parla però dell’asfalto, né si basa su una ricerca specifica sul nuovo coronavirus:

«L’analisi di 22 studi rivela che i coronavirus umani – continuano i ricercatori – come il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS), il coronavirus della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) o i coronavirus umani endemici (HCoV) possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica fino a 9 giorni».

Sappiamo che la trasmissione avviene tra le persone, ma nello studio si parla anche di «superfici contaminate». Le ricerche su cui si basa il paper in questione, riguardano però situazioni eccezionali. Non sappiamo con certezza quanto può persistere il virus del Covid-19. 

La ragione per cui ci viene raccomandato di lavare spesso le mani e non toccarci la faccia, sta nel fatto che attraverso le goccioline di saliva che emaniamo mentre parliamo, starnutiamo, eccetera, possiamo contagiare gli altri, anche indirettamente.

Immaginiamo che un infetto starnutisca su un palo e un tizio ci appoggi la mano, non pago di questo potrebbe subito dopo strofinarsi il naso o gli occhi; in questo modo verrebbe probabilmente contagiato.

Questa è la ragione per cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha predisposto la «sanificazione» di parchi, strade e mezzi pubblici – non del manto stradale in quanto veicolo diretto del virus. Una cosa simile è stata fatta anche nel lodigiano, come avevamo spiegato in un precedente articolo.

Insomma, la persistenza del virus nell’asfalto – posto che ci possa finire sopra – è irrilevante, dal momento che difficilmente potrà avvenire un contagio dalla suola delle scarpe. Per lo meno non ci risultano evidenze rilevanti di questo tipo.

Il complotto della disinfestazione a Milano e in Cina

«Questo è il motivo per cui vedevamo tutte quelle immagini in cui i cinesi facevano la disinfestazione delle strade – continua l’autrice dell’audio – ed è il motivo per cui stanno iniziando a fare la disinfestazione qua, a Milano almeno, quindi, siccome ci ha chiesto di diffonderlo [il presunto medico] non lo faranno via televisione, per non gettare il panico, però ci ha detto di diffonderlo tra le persone che conosciamo, per tenere questa buona regola».

Si tratta di una narrazione che avevamo già visto nelle tesi di complotto: qualcuno non meglio identificato, rivela un segreto che le istituzioni non vogliono raccontarci, in questo caso per evitare panico.

Questo implica l’omertà di milioni di esperti in tutto il Mondo, impegnati a tenerci segreto un dettaglio che – se noto – non creerebbe più panico di altre ipotesi (spesso destinate agli addetti ai lavori), già sbandierate ai quattro venti.

Il parere degli esperti:

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