Coronavirus, 500mila tamponi in volo dall’Italia fino agli Stati Uniti

«L’Aeronautica americana silenziosamente ha trasportato in volo 500 mila kit per esami sul Codvis-19 dall’Italia a Memphis»

[Nota: benché nell’articolo era chiaro fin dall’inizio il fatto che ad essere stati spediti negli Stati Uniti fossero i tamponi, per evitare fraintendimenti il titolo è stato cambiato da “500 mila test” a “500 mila tamponi”]


Cinquecento mila tamponi per il Coronavirus sono stati spediti lunedì dall’Italia agli Stati Uniti. Nella mattinata di lunedì, erano da poco passate le 11, un aereo americano proveniente dalla base di Ramstein è atterrato in quella di Aviano, in provincia di Pordenone, ed è ripartito dopo mezzogiorno. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera che ha raccontato di come il generale Dave Goldfein, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica statunitense, abbia alla passato l’informazione alla base del Pentagono di Washington, spiegando che aerei della sua arma stanno «spostando kit per esami tutti in appoggio della Homeland Security e degli Human Services affinché questi possano essere certi di rispondere alle domande che ricevono».


I kit in questione sarebbero i tamponi utilizzati per individuare la positività dei pazienti al Covid-19. Sempre secondo fonti interne, i tamponi potrebbero essere destinati a Memphis, Tennesse. La Homeland Security è il ministero dell’Interno, Human Services è il ministero della della Salute. Eppure non ci sono per ora conferme che i kit siano di produzione italiana e non è nemmeno detto che la fornitura arrivi direttamente dalla Repubblica Italiana e che sia destinata agli Stati Uniti.

Secondo il sito «Defense one» «l’Aeronautica americana silenziosamente ha trasportato in volo 500 mila kit per esami sul Codvis-19 dall’Italia a Memphis». La notizia dell’operazioni di trasporto affidate ai militari è stata ripresa anche da Air Force magazine, testata on line dell’Air Force Association.

Le teorie di Defense One su questa storia sono partite dopo aver notato uno scatto su Instagram in cui un uomo, che si è qualificato come membro dell’equipaggio aereo, immortalava alcune operazioni di carico-scarico da un C17 (un velivolo militare). A corredo della foto, la didascalia: «Ho preso parte a qualcosa di speciale, la scorsa notte. Questi sono 500 mila kit per i test del coronavirus». Dopo poco, la foto è stata rimossa.

«Abbiamo appena fatto un movimento abbastanza significativo a Memphis», ha detto mercoledì il generale Goldfein nell’incontro con la stampa al Pentagono. Né l’ufficio del segretario alla Difesa né la Casa Bianca hanno voluto fornire commenti in materia a Defense One. Il sito sostiene che operazioni come quella di Aviano continueranno.

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