Mihajlovic ci ripensa: «Bonaccini? Ci è voluto lui per riaprire gli stadi… non pare quasi di sinistra» – Il video

L’allenatore del Bologna lo scorso gennaio si era schierato con Matteo Salvini e l’avversaria di Bonaccini, Lucia Borgonzoni. Ma dopo l’ultima decisione del governatore dell’Emilia-Romagna sugli stadi, ha corretto il tiro

L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic sembra aver cambiato almeno un po’ il suo giudizio sul presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Merito della decisione del governatore sulla riapertura degli stadi al pubblico, seppur limitata per ora 1.000 spettatori invitati dalle società. Bonaccini è stato il primo a dare il via libera nella Fase 3 della pandemia di Coronavirus, seguito a ruota da altri presidenti di Regione e poi dal governo. Una mossa che ha raccolto anche il plauso di Mihajlovic: «Non ci fosse stato Bonaccini a far aprire a mille persone – ha detto alla vigilia della sfida contro il Milan – saremmo ancora qui a farci il tifo da soli… Ha avuto coraggio, non pare quasi di sinistra…». Mihajlovic si ferma, ci pensa pochi secondi e chiarisce subito: «Oh, non è una polemica eh…». Il tecnico serbo non si è certo dimenticato di quel che è successo nove mesi fa, quando in piena campagna elettorale per le prime Regionali dell’anno, si era sbilanciato in un sostegno per Matteo Salvini e l’avversaria di Bonaccini, Lucia Borgonzoni: «Salvini è uno tosto – aveva detto all’epoca Mihajlovic – fa quello che fanno i grandi del calcio: se promette, mantiene».


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