Maltempo, il bilancio delle ultime ore: tre ponti crollati, due morti e due dispersi. Il Po sale di tre metri in 24h, Liguria e Piemonte firmano per lo stato di calamità – Le immagini

di Redazione

È allerta in tutto il Nord Italia dopo una giornata di maltempo disastrosa

Secondo gli ultimi aggiornamenti delle forze dell’ordine e dei soccorsi, la tragica giornata di maltempo di oggi ha registrato due vittime e due dispersi. Il vigile del fuoco volontario di Arnad è morto dopo che una pianta gli sarebbe crollata addosso durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta. La regione è al momento in allerta idrogeologica arancione, e in tutto il territorio sono state segnalate problematiche legate alle intense piogge.


Alcuni testimoni raccontano di aver visto le persone «portate via dell’acqua». Ed è successo proprio così a all’altra delle due vittime registrate oggi. Samuel Pregnolato, 36 anni, è stato trovato sulle rive del Sesia nella frazione di Borgosesia a Vercelli. Di lui si erano perse le tracce dopo il crollo di una parte della provinciale 105 tra Doccio e Crevola, in Valsesia. Stessa cosa per il fratello 21enne Nicolas che però si è salvato. Intorno alle 2:30 i due stavano percorrendo la strada a bordo di una Opel Corsa, quando l’auto è stata travolta dal fiume Sesia tracimato.


I tre ponti crollati

Prima il viadotto in provincia di Vercelli, in Piemonte, poi il ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, nel Comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. Le immagini che circolano sui social mostrano cumuli di macerie e il tratto interessato interamente sbriciolato. La strada statale che collega Piacenza a Genova è stata chiusa al traffico e non ci sono notizie di feriti. Il ponte è da anni in un cattivo stato e da tempo necessitava di una messa in sicurezza. Alla base del collasso, le forti piogge e la piena del torrente Trebbia.


È collassato sotto il maltempo anche il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara e che passa sopra il fiume Sesia. A darne notizia è stata la Provincia di Vercelli. Si tratta di un viadotto di competenza della Provincia di Novara ed è un’arteria fondamentale per il traffico diretto in Alta Valsesia e di collegamento con i paesi della Bassa Valle, in particolare Gattinara. Il tratto di strada era stato riaperto alle 12 ed era stata fatta una diretta Facebook dei due sindaci, Alessandro Carini di Romagnano e Daniele Baglione di Gattinara, proprio sopra il viadotto.

ANSA / Raffaele Sasso

In Piemonte e Lombardia i due dispersi

Pioggia e forte vento hanno colpito nella scorsa notte hanno colpito il Nord-Ovest Italia provocando danni e disagi. Centinaia gli interventi in Piemonte, in particolare al confine con la Francia dove nella metà del pomeriggio di oggi si era parlato di almeno 16 dispersi, saliti con il passare delle ore a 22. Di quest’ultimo numero sono vive e stanno bene 21 persone. Una manca all’appello, caduta con la sua auto in un torrente. I 21 ritrovati sono rimasti bloccati a Vievola, sul fronte francese, e attualmente sono cominciate le operazioni di recupero da parte di Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Soccorso alpino.

Il secondo disperso è invece un cacciatore di 77 anni, residente della provincia di Brescia, vittima dell’ondata di maltempo che ha colpito anche la zona della Lomellina ai confini con la provincia di Vercelli. Durante una battuta di caccia lungo le rive del Sesia, si sarebbe rifugiato a causa dell’innalzamento del livello del fiume, in una cascina abbandonata in una frazione in provincia di Pavia. Attualmente stanno andando avanti le ricerche per tutta la zona, senza però alcun esito.

Liguria e Piemonte firmano lo stato di calamità

A Ventimiglia, in Liguria, il fiume Roya è esondato, allagando diverse strade. Un autobus è rimasto bloccato e molti locali sono stati allagati. Sul versante francese è crollata la strada della zona di Vievola mentre una frana nei pressi di Saint Dalmas de Tende ha comportato la chiusura della strada per motivi di sicurezza. Situazione critica anche in valle Arroscia, al confine con il Piemonte.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e quello del Piemonte Alberto Cirio confermano la richiesta al governo per disporre lo Stato di emergenza. «Abbiamo una situazione peggiore del 1994» ha detto Cirio. «Dal 1958 a oggi non era mai piovuto così tanto e in così poco tempo in tutto il Piemonte, è una catastrofe» ha continuato il governatore, invocando l’aiuto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Così come in Liguria anche in Piemonte dunque la situazione è molto critica. Gravi i danni causati a Limone (Cuneo) dall’esondazione del torrente Vermegnano. La località turistica è isolata in seguito alla chiusura della statale da Vernante. A Garessio e Ceva è esondato il Tanaro, che a Ormea ha battuto i valori dell’alluvione del 1994 e del 2016, prima di rientrare sotto i livelli di pericolo. Alluvione a Borgosesia, nel Vercellese, dove l’onda di piena da record del Sesia, che ha raggiunto gli 8,54 metri, ha causato esondazioni diffuse.

Chiusi tutti i ponti da ieri sera, le auto parcheggiate sono andate sott’acqua in diversi punti della cittadina. Allagate anche le abitazioni. Allagamenti a Mergozzo, nel Verbano Cusio Ossola, a Candoglia dove secondo i dati dell’Arpa sono caduti oltre 214 mm di pioggia nelle ultime 12 ore. Disagi anche nel Biellese, dove si sono registrano frane e blackout. Intanto la Coldiretti ha lanciato l’allarme sul livello del Po.

«Si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia fra il Piemonte, la Liguria e la Lombardia» hanno fatto sapere gli esperti dopo il monitoraggio sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia. «La nuova perturbazione si abbatte sulle regioni più fragili della Penisola con Piemonte e Liguria che hanno ben il 100% dei comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico», continua Coldiretti, contando circa 7.275 comuni a rischio, il 91,3% del totale.

Venezia

Il provveditore alle opere pubbliche di Venezia Cinzia Zincone ha disposto l’innalzamento delle paratie del Mose, che entreranno in azione per la prima volta questa mattina. «Pur trattandosi di un test funzionale – ha detto Zincone – il più prezioso per l’acquisizione dei dati che servono per la messa a punto del sistema, è chiaro che questo evento rappresenta un giorno importante per la città, che comunque si ritroverà libera dalle acque alte grazie al Mose per la prima volta». Secondo il responsabile del Centro previsioni e segnalazioni maree di Venezia, Alvise Papa, il picco di acqua alta potrebbe arrivare a 130 cm e proseguire oltre le 12, come inizialmente previsto.

Francia

Almeno due persone hanno perso la vita nei nubifragi che hanno colpito il sud-est della Francia. Il gendarme disperso per alcune ore è stato invece ritrovato vivo. A questo punto i dispersi accertati nell’area sono sei, mentre ce ne sono tre presunti.

Foto copertina: ANSA/Vigili del Fuoco

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