Green pass, i funzionari di polizia dopo le violenze di Roma: «Dalla politica ambiguità pericolosa, chi non si schiera è complice»

Il portavoce Girolamo Lacquaniti: «Ieri in piazza prove di forza che mirano all’eversione». Il Sap: «Siamo stati lasciati soli»

All’indomani delle violenze di Roma, dagli ambienti della polizia arrivano stoccate all’indirizzo della politica, descritta come «ambigua» e colpevole di avere lasciato sole le forze dell’ordine. «Auspichiamo che cessi ogni forma di ambiguità da parte di tutte le forze politiche e soggetti istituzionali, perché oggi non prendere una posizione chiara e definita rappresenta una fonte pericolosa per alimentare e giustificare, da parte di gruppi criminali, le violenze che abbiamo visto ieri», ha detto il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, a proposito degli scontri avvenuti a Roma durante la manifestazione contro il Green pass. «I fatti di ieri a Roma hanno dimostrato la volontà di affrontare il tema del Green pass con prove di forza che mirano all’eversione», ha proseguito Lacquaniti, definendo «inaccettabile» l’assalto alla sede della Cgil, si tratta di «una offesa a tutto il mondo sindacale che rappresenta un corpo intermedio essenziale per la democrazia di questo Paese». Sui fatti di Roma è intervenuto anche il segretario generale del Sap Stefano Paoloni: «Quando le manifestazioni sfociano in violenze significa che la politica non ha saputo affrontare e gestire la situazione lasciando le forze dell’ordine con il cerino in mano ad affrontare i facinorosi, e rischiando la propria incolumità. Detto questo, esprimiamo solidarietà ai colleghi feriti, e alla Cgil per il vile attacco alla loro sede nazionale. Nessuno tolleri o giustifichi la violenza».


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