Sanremo 2024, la comicità di Mannino, l’ironia sul disastro Travolta, gli applausi per Mango e Mannoia: cosa è successo nella terza serata

Il racconto della 74esima edizione della kermesse canora: dalle esibizioni, all’ospite internazionale, ai punti per il Fantasanremo

Si è conclusa anche la terza serata del Festival di Sanremo 2024 e sul palco dell’Ariston si sono esibiti gli altri 15 big in gara. A valutarli, anche questa sera, come nella serata di ieri, i telespettatori e le radio. Primo posto per Angelina Mango con il brano La noia, mentre il secondo posto è andato a Ghali con Casa mia. Terza Alessandra Amoroso con Fino a qui, quarto Il Tre con Fragili e, infine, quinta posizione per Mr. Rain con Due altalene. In apertura della 74edizione del Festival, il padrone di casa e direttore artistico Amadeus ha accolto il pubblico in sala e i telespettatori tornando sul caso Travolta: «Oggi si è parlato tanto, secondo me forse troppo, di John Travolta e credo non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi», ha detto sul palco del teatro Ariston. Co-conduttrice della puntata, la comica e attrice siciliana Teresa Mannino, che ha interpretato un lungo monologo sulla finta superiorità dell’uomo, la perfezione della natura, il potere “di” preferito al potere “su”. Tra performance canore, matite sul palco (20 punti al “Fantasanremo”), sketch comici e gag varie, il sipario si è chiuso anche sulla terza serata del Festival.


Teresa Mannino show

La comica Teresa Mannino sul palco dell’Ariston

Con la bravura e l’ironia di Teresa Mannino la comicità torna sul palco dell’Ariston. «Sanremo si ama, Ama si ama, si amano tutti ma io non scendo», ha ironizzato la co-conduttrice della terza serata della kermesse. «Queste scale sono diverse da tutte le scale del mondo, perché hanno le curve, il pavimento di vetro, pure la cera. E poi non servono a niente – ha continuato l’attrice – perché ci sono altri otto ingressi. Qua dietro si prega, ci sono amuleti, segni della croce… e lui dice che è il momento più bello, quando ti guardano 10 milioni di italiani… lo psicologo dovevi fare». Infine accetta di scendere, si stende in braccio a Il Volo, scherza sulla sovraesposizione mediatica del Festival: «I giornalisti stanno tutti qua, se succede un fatto nel mondo non lo sapremo mai: è un mese di incoscienza. Sanremo è un grande carnevale. L’unica cosa negativa è che stasera non mi posso vedere Sanremo».


Sul palco della 74esima edizione, Mannino è scatenata. Vestita di bianco, con una camicia piumata ironizza sui look: «Ringrazio il mio stilista che ha vestito anche Jennifer Lopez, Madonna, Michelle Obama, Taylor Swift. E Teresa Mannino. Pensa, ha iniziato la carriera con Whitney Houston e l’ha finita con me». Lo stesso abito che indossa «ce l’ha uguale Jennifer Lopez, ma lei ci va a fare la spesa. Se vado dal macellaio così mi spenna e mi butta nel banco frigo. E comunque prima delle polemiche, sappiate che non ho ammazzato nessun uccello».

«Basta alle guerre» di Eros Ramazzotti

Eros Ramazzotti sul palco dell’Ariston

Eros Ramazzotti, sul palco dell’Ariston per festeggiare il 40 anni del suo celebre brano Terra Promessa, al termine dell’esibizione ha lanciato un appello per lo stop ai conflitti. «Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la terra promessa: basta sangue, basta guerre», ha detto il cantante. Poi i ringraziamenti: «Più di tutti mio padre che mi ha dato la spinta. Faccio appello ai genitori che dovrebbero sempre lasciare ai figli il libero arbitrio per provare a fare delle cose». Il cantautore ha fatto sapere di avere fatto «tante esperienze bellissime e di questo devo ringraziare Sanremo, eravamo quell’anno 10 in una stanza come direbbe Gino Paoli», ha concluso Ramazzotti.

Il canto di Jannacci-Massini contro le morti sul lavoro

Paolo Jannacci e Stefano Massini sul palco dell’Ariston con il brano L’uomo nel lampo

Sul palco del Festival c’è stato spazio anche per parlare di diritti con lo scrittore Stefano Massini e il musicista Paolo Jannacci che si sono esibiti sulle note de L’uomo nel lampo. Un brano inedito, di denuncia sociale, che ha come protagonista un operaio che muore in un’esplosione in fabbrica e lascia un bambino di pochi mesi. Da quel momento in poi il lavoratore diventa una foto appesa in salotto. E i due artisti, come dei cantastorie, immaginano un dialogo tra il figlio e l’operaio. «Questo è il festival della canzone italiana e l’amore è stato declinato in tutte le sue forme possibili – dice lo scrittore e saggista -, ma c’è un amore di cui non si parla mai, l’amore per i diritti che ci spettano chiunque tu sia. All’Ariston voglio far risuonare davanti a tutte queste persone una parola che è dignità: viva la dignità». All’appello di Massini si è inoltre unito anche Amadeus: «Il lavoro è un diritto che non prevede la morte e protegegre i lavoratori è un dovere».

L’Ariston acclama il ritorno di Morandi

Il ritorno di Gianni Morandi sul palco dell’Ariston

L’Ariston ha acclamato il ritorno di Gianni Morandi, co-conduttore dell’edizione 2023. «Mi sembra non sia neanche passato un anno», ha detto Amadeus. «Fra noi è sbocciata una vera amicizia. E a un certo punto a colazione qualche giorno fa ho pensato: mi manca Gianni Morandi, e l’ho chiamato». I due hanno poi lanciato Teresa Mannino: «Da piccola volevo fare la cantante, mia sorella mi diceva sei stonata e quando canti tu piove, e pioveva. Stasera devo fare lo sfregio a mia sorella, cantare a Sanremo». Poi la richiesta dell’attore a Morandi di cantare C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. «In questo momento – ha affermato l’attrice – ne abbiamo davvero bisogno». Tutto l’Ariston ha infine cantato con l’eterno ragazzo.

Crowe fa il Gladiatore e mima il qua qua

Il ritorno di Russell Crowe sul palco dell’Ariston

Ospite internazionale della terza serata della kermesse canora: Russell Crowe. Dopo la performance con la sua band The Gentlemen Barbers, il “gladiatore”, tornato all’Ariston dopo 23 anni, ha «scatenato l’inferno» sul palco. L’epica battuta del kolossal di Ridley Scott risuona con tutta la potenza della voce originale di Crowe, che la pronuncia in italiano. Poi l’abbraccio con Mannino urlando «Teresa» e quando l’attrice cita, tra le altre star con origini italiane, John Travolta, mima con ironia il ballo del qua qua, tormentone della giornata dopo lo sketch da dimenticare di ieri con l’attore della Febbre del sabato sera.

L’Ariston in piedi per Mango e Mannoia, il bacio sulla bocca tra Emma e Sangiorgi

Il bacio tra Emma e Giuliano Sangiorgi sul palco dell’Ariston

Due standing ovation per il brano La noia di Angelina Mango e Mariposa di Fiorella Mannoia. E un bacio sulle labbra, quello tra Emma Marrone – nelle vesti di presentatrice – e Giuliano Sangiorgi prima dell’esibizione dei Negramaro. I due, uniti dalla stessa provenienza salentina, si sono prima salutati. Poi il frontman ha chiesto alla cantautrice se poteva baciarla e si è avvicinato dandole un bacio sulla bocca. «Mi era sembrato che mi stessi baciando», ha detto Sangiorgi prima di esibirsi sulle note di Ricominciamo tutto che ha concluso con un messaggio di pace.

Lo speciale Sanremo 2024

I testi delle canzoni

ALESSANDRA AMOROSO – Fino a qui I ALFA – Vai! I ANGELINA MANGO – La noia I ANNALISA – Sinceramente I BIGMAMA – La rabbia non ti basta I BNKR44 – Governo punk I CLARA – Diamanti grezzi I DARGEN D’AMICO – Onda alta I DIODATO – Ti muovi I EMMA – Apnea I FIORELLA MANNOIA – Mariposa I FRED DE PALMA – Il cielo non ci vuole I GAZZELLE – Tutto qui I GEOLIER – I p’ me, tu p’ te I GHALI – Casa mia I IL TRE – Fragili I IL VOLO – Capolavoro I IRAMA – Tu no I LA SAD – Autodistruttivo I LOREDANA BERTÈ – Pazza I MAHMOOD – Tuta gold I MANINNI – Spettacolare I MR. RAIN – Due altalene I NEGRAMARO – Ricominciamo tutto I RENGA E NEK – Pazzo di te I RICCHI E POVERI – Ma non tutta la vita I ROSE VILLAIN – Click boom! I SANGIOVANNI – Finiscimi I SANTI FRANCESI – L’amore in bocca I THE KOLORS – Un ragazzo una ragazza

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