Caos sulla A14, il rientro al Sud diventa un incubo in autostrada: 5 ore per fare 150 km, acqua finita negli autogrill

Passeggeri lasciati a terra da Flixbus, caos nell’A14 per sequestri dei viadotti e un’Italia divisa letteralmente in due. «Le luci rosse delle nostre auto bloccate in galleria sono un’eloquente metafora dello stato del nostro Paese» ci scrive una lettrice

È cominciata ieri la grande “fuga” dal Nord per il rientro di studenti e lavoratori fuorisede verso le regioni del Sud, con disagi e veri e propri blocchi in diversi tratti dell’autostrada Bologna-Taranto, intasata anche a causa di alcuni cantieri, e in Calabria.


Caos sull’A14

«Migliaia di macchine con a bordo gente della categoria di cui sopra (“terroni”, ndr), tra cui la sottoscritta, sono ferme in A14 con ritardi di 8 ore in un tragitto che ne prevede 10 (Genova-Brindisi). Ci guardiamo dai finestrini con sguardi eloquenti e rassegnati e con lo stesso sconforto di chi pensa di non meritarsi tutto questo» ci scrive una nostra lettrice. «Abbiamo l’amara constatazione che queste luci rosse bloccate in galleria sono un’eloquente metafora dello stato del nostro Paese» conclude.


Foto di Open

Un caos sulla Bologna-Taranto, soprattutto all’altezza dell’Abruzzo, con code lunghissime come racconta all’Ansa un giovane calabrese, che vive a Forlì: «Sono partito alle 10 da Forlì. Sono le 23.30, devo arrivare in Calabria e sono ancora in viaggio. La prima coda, di undici chilometri, l’ho incontrata nelle Marche. In alcuni momenti sembrava che la situazione si stesse sbloccando, ma l’illusione subito svaniva e c’erano nuove code».

Imbottigliati nell’A14 a causa dei sequestri dei viadotti e dei conseguenti restringimenti di carreggiata.

Un’altra lettrice, invece, ci parla «di più di 18 ore di percorrenza, di cui 9 solo sulla tratta Ancona-Pescara, con autogrill che, preso d’assalto, aveva finito le bottigliette d’acqua».

Odissea sul pullman di Flixbus

Ha dell’incredibile, invece, quanto accaduto a bordo di un pullman di Flixbus partito da Milano che, stando al racconto di MeridioNews, avrebbe fatto scendere, a bordo strada, in un paesino della Calabria, tutti i passeggeri poiché gli autisti avevano superato il monte ore previsto dal contratto.

Un viaggio da incubo, racconta una delle passeggere costretta a stare «stretta, scomoda, senza wi-fi, prese elettriche e in un bus che che assomigliava a quello con cui facevo le gite alle scuole medie». Poi lo stop improvviso con «il referente di Flixbus che avrebbe detto all’autista di scaricarci a Roma» invitando poi i passeggeri a prendere un treno per proseguire il viaggio della “speranza”.

E Flixbus sa bene che in questi giorni i pullman sono strapieni: basta andare sul loro sito per constatare il tutto esaurito. Unico posto disponibile, per oltre 21 ore di viaggio, da Milano a Catania, è per il 23 dicembre alla bellezza di 135 euro.

Foto di Open

Ryanair tace sul caro voli

Riesce a fare peggio Ryanair che non ha più voli disponibili da Milano Bergamo per Catania (tra le tratte più care in assoluto). Il primo volo disponibile è il 30 dicembre, con un costo che oscilla tra 101 e 141 euro. O per i più “fortunati” c’è ancora un posto a sedere, a quasi 300 euro, da Milano Malpensa per Catania il 23 dicembre.

Foto di Open

Proprio a Ryanair abbiamo chiesto una presa di posizione sul caro voli ma al momento la compagnia aerea low cost «preferisce non commentare».

Alitalia, invece, propone biglietti aerei a oltre 300 euro per un viaggio solo andata il 22 o il 23 dicembre da Milano Linate a Catania.

Foto di Open

L’iniziativa di “Unterroneamilano”

Si è conclusa nel migliore dei modi l’iniziativa di “Unterroneamilano”, ovvero del blogger Stefano Maiolica che ha portato a casa 87 “terroni”, da Milano a Catania. Tutto a costo zero grazie a nove sponsor che hanno finanziato interamente il viaggio della speranza e che tra musica, chitarre, cannoli e panini, si è rivelato un concentrato di storie di studenti, lavoratori e famiglie costrette ad emigrare al Nord alla ricerca di un lavoro. Costrette a lasciare i propri affetti per una vita libera e dignitosa in un’Italia divisa in due.

Per fortuna adesso, dopo anni, la politica si è accorta del caro voli: dalle tariffe sociali che, come promesso dal viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri, dovrebbero partire già dalla prossima estate (con sconti del 30% per studenti, lavoratori e disabili) alla continuità territoriale che, come dichiarato a Open dal senatore di Italia Viva Davide Faraone, abbatterà i costi dei viaggi per tutti i siciliani già dal 2022.

Foto in copertina: Ansa

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