Quella riunione notturna con Merkel e Macron, proprio un giorno dopo l’attacco di Salvini a Berlino e Parigi

di OPEN

Il colloquio Merkel-Macron-Conte ha aperto qualche spiraglio, come si vedrà nei prossimi giorni, sulla questione delle candidature alla guida della commissione europea

I vertici europei sono anche questo: momenti casuali e magari importantissimi. Conte era arrivato a Bruxelles col viatico – si fa per dire – delle dure dichiarazioni via social del suo vice Salvini, che aveva parlato di «direttive pro Berlino o Parigi per fregare tutti gli altri».


E la prima serata aveva confermato al premier che per il nostro Paese non tirava un’aria propizia, nel tentativo di scongiurare l’apertura della procedura di infrazione contro l’Italia. Di questo stava discutendo Conte alle due di notte al bar dell’hotel Amigo di Bruxelles con tutto il suo staff, Casalino e gli altri, quando all’improvviso si è materializzato il presidente francese Macron con un collaboratore, e poco dopo, da sola, la cancelliera Merkel.


La fotografia dell’incontro testimonia un clima migliore delle premesse, soprattutto con la Merkel, per la quale ancora una volta Conte ha confermato una evidente predilezione. Sorprenderà che la cancelliera tedesca si sia seduta accanto a Casalino, ma il portavoce del nostro premier – non tutti lo sanno – fu emigrante in Germania, dove studiò fino al diploma.

Il colloquio Merkel-Macron-Conte ha aperto qualche spiraglio, come si vedrà nei prossimi giorni, sulla questione delle candidature alla guida della commissione europea. Ironia della storia, in tempi di Brexit, è che i tre si sono parlati rigorosamente in inglese.

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