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Coronavirus, rinvii fiscali, aiuti a imprese e fine anno scolastico: cosa c’è nei decreti in Consiglio dei ministri oggi

Esecutivo al lavoro per mettere a punto il decreto di aprile contenente le misure di sostegno per le imprese e le famiglie. Tra gli aiuti, lo stop a Iva, Irpef e contributi

È in programma per le 11 il Consiglio dei ministri al lavoro da giorni su un decreto legge con le misure urgenti per fronteggiare la crisi prodotta dall’emergenza Coronavirus e dare nuova liquidità alle imprese in difficoltà. All’ordine del giorno ci dovrebbero essere anche i dossier Golden Power e fisco.

Il decreto in attesa di approvazione contiene una proroga delle ritenute Irpef e Inps e dei versamenti Iva. Non sono ancora sul tavolo dunque – bisognerà aspettare fino a dopo Pasqua – il rifinanziamento della cassa integrazione, il bonus partite Iva e il reddito di emergenza.

Gli aiuti a imprese e partita iva

Il decreto consentirà alle banche di sostenere le aziende in difficoltà con una iniezione fino a 550 miliardi di euro. Uno dei nodi da scogliere riguarda chi, tra Cassa depositi e prestiti e Sace (società specializzata nel sostegno alle imprese italiane controllata da Cdp), si prenderà in carico le garanzie sui prestiti alle aziende e sulla loro entità, ovvero se saranno coperte al 100% o meno.

È certo invece lo stop ai pagamenti di aprile di Iva, ritenute e contributi per imprese e partite Iva con volumi di affari fino a 10 milioni e un calo nel fatturato del 25 per cento. Inoltre, non dovrebbe esserci nessuna sanzione per chi ha sbagliato i versamenti del 20 marzo scorso e ha saldato i conti di Iva e ritenute entro i 31 marzo. Lo stesso riguarda il mese di giugno: moratoria sulle sanzioni per chi ha sbagliato il calcolo degli acconti.

Sul tavolo anche la norma Golden Power, lo scudo anti scorrerie per proteggere l’assetto proprietario delle aziende italiane dalle scalate ostili .Tradizionalmente ha riguardato settori ritenuti strategici nell’interesse nazionale; adesso dovrebbe estendersi a settori come l’alimentare, l’assicurativo e il finanziario, coinvolgendo anche la piccola e media impresa.

Si decide sul destino dell’anno scolastico

Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe dare l’ok anche al decreto inerente la fine di questo anno scolastico e l’inizio di quello nuovo a settembre. Sono due le ipotesi che ruotano attorno alla data chiave del 18 maggio. Se si tornerà a scuola entro quella data, la maturità avverrà tramite una prova di italiano gestita dal Miur e una seconda prova gestita da una commissione interna. Nel caso invece non fosse possibile, ci sarà solo una prova orale. Per la terza media si va invece verso un esame “alleggerito”.

Allo studio anche un piano per una ripresa delle scuole con un maggiore distanziamento in classe se in autunno dovessero esserci ancora pericoli legati al Coronavirus.

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