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Zone rosse a Perugia e Bolzano, quattro regioni in arancione: la nuova mappa. Domani primo vertice sul Dpcm, Bonaccini punta a un lockdown morbido

19 Febbraio 2021 - 20:43 Fabio Giuffrida
Sono tre le regioni che cambiano colore. In tutte le altre, invece, sono state previste zone rosse mirate. Intanto per domani è stata convocata la Conferenza delle Regioni

Passano in area arancione Campania, Emilia-Romagna e Molise che si vanno ad aggiungere all’Abruzzo che, però, ha già in lockdown le province di Pescara e Chieti. L’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano, invece, hanno autonomamente innalzato il livello di allerta al rosso solo per alcune aree, come la provincia di Perugia dove la situazione rischia di andare fuori controllo per il rialzo dei casi di Covid. Sfuma, poi, il sogno della Valle d’Aosta in zona bianca (resterà in gialla). Intanto per domani pomeriggio, è stata convocata, in via del tutto straordinaria, una riunione della Conferenza delle Regioni per discutere sulla diffusione delle varianti del virus e del sistema delle fasce a colori in vista della scadenza del Dpcm il 5 marzo.

Piemonte

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO | In foto Alberto Cirio

Intanto il comune di Re, quasi 700 abitanti nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, è diventato zona rossa. Nelle prossime ore il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmerà l’ordinanza che porterà alla sospensione dell’attività didattica nelle scuole della Val Vigezzo. L’ordinanza dovrebbe entrare in vigore già domani. Quella del Verbano-Cusio-Ossola è la provincia più a rischio nella diffusione del virus, mutato tra l’altro nelle nuove forme risultate più contagiose. Nel comune di Re, ad esempio, ci sono 26 positivi su 700. Intanto preoccupa sia il pendolarismo verso Milano sia quello dei 5mila frontalieri che ogni giorno fanno la spola dall’Ossola e dal Verbano verso i cantoni Ticino e Vallese.

Lombardia

ANSA/Mourad Balti Touati | In foto Attilio Fontana

La Lombardia resta gialla, come annunciato dal governatore Attilio Fontana. «Abbiamo bisogno di rivedere questo sistema che ci tiene in apprensione fino al venerdì pomeriggio di ogni settimana. Dobbiamo dare modo alle famiglie, alle imprese e alle attività commerciale di avere la capacità di organizzarsi, di avere un più ampio respiro per poter organizzare le proprie attività. Non dobbiamo essere noi a inseguire il virus ma prevedere quello che farà», ha detto il presidente della Regione. Quattro, al momento, le zone rosse in Lombardia: Mede, Viggiù, Castrezzato e Bollate. Il provvedimento proseguirà sino al prossimo 24 febbraio. Didattica a distanza per gli studenti residenti nei comuni classificati in zona rossa, «anche se frequentanti istituti in altri comuni».

L’incubo lockdown

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI |Il governatore dell’Emilia-ROmagna Stefano Bonaccini

Il governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini sdogana, per la prima volta, il lockdown nazionale, più volte invocato dagli esperti. «Il governo dovrebbe porsi questa domanda: non conviene forse due o tre settimane non dico di lockdown totale come l’abbiamo conosciuto, ma magari un arancione? Questa è una domanda che dovremo farci nelle prossime ore» ha detto il governatore ieri sera a Piazza Pulita su La7.

«Se solo un lockdown serio può fermare le varianti? Può darsi- risponde – ne ho parlato con la neoministra agli Affari regionali Maria Stella Gelmini e l’ho fatto sapere anche al ministro Roberto Speranza, credo che una riflessione in tal senso vada fatta. Non sono uno scienziato, sono loro che devono dirci qual è lo stato della diffusione e le conseguenze che potrebbe avere».

Foto in copertina di repertorio: ANSA/MATTEO BAZZI

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