Coronavirus, 130 casi negli Stati Uniti. Berlino: «È pandemia». Impennata di contagi nel Regno Unito

Sono più di 93mila i contagi nel mondo, i morti sono 3.198. Più di 50mila le persone guarite

La mappa in tempo reale del Coronavirus realizzata dall’Università Johns Hopkins ha registrato che il numero delle vittime nel mondo è ora salito a 3.198. I contagi sono in tutto 93.455 e 50.700 le persone guarite. A Parigi, inoltre, è stato riaperto il museo del Louvre, chiuso domenica per i timori di contagio.


Stati Uniti: 130 casi, 6 a New York

Negli Stati Uniti il bilancio dei morti legati al coronavirus è salito a 11. La decima vittima è stata registrata nello stato di Washington e la prima in California. Questi i due Stati interessati da un numero di casi maggiore. Il numero dei contagiati è invece di almeno 130 accertati, di cui almeno 6 nella città di New York. Sono gli ultimi dati forniti dalle autorità sanitarie federali statunitensi. Fermo a 9 il numero dei decessi, tutti nello stato di Washington dove ci sono attualmente 27 casi come in California.


Cina

La municipalità di Pechino ha stabilito che tutte le persone in arrivo in città da Paesi afflitti da gravi epidemie di coronavirus siano messe in quarantena per 14 giorni. Lo hanno comunicato ieri le autorità locali. La regola si applica sia ai cittadini cinesi che agli stranieri che entrano in città dai seguenti Paesi: Repubblica di Corea, Italia, Iran e Giappone. Lo annuncia Chen Bei, vicesegretario generale del governo municipale. Secondo Chen, Pechino, come punto d’ingresso importante in Cina, è sotto grande pressione per impedire che l’epidemia sia importata nel Paese. La Cina ha registrato 119 nuovi casi di coronavirus, in calo per il terzo giorno di fila. Altri 38 morti: le vittime totali sono 2.981, mentre i contagi sono 80.270. Dei nuovi casi, 115 hanno interessato la provincia di Hubei epicentro dell’epidemia, mentre 4 sono relativi al resto della Cina. La persona risultata infetta a Pechino era da poco tornata dall’Italia.

Regno Unito: salgono a 85 i casi

Accelerazione dei casi accertati di contagio da coronavirus nel Regno Unito, saliti oggi a 85 – ben 34 in più del dato di ieri, il balzo più vistoso nel Paese dall’inizio dell’emergenza – secondo l’aggiornamento quotidiano del ministero della Sanità britannico. Aumentato notevolmente anche il numero dei test, giunti a quota 16.659 in totale, ossia oltre 2500 in più rispetto a ieri. Il servizio nazionale di sanità inglese ha assegnato al coronavirus il livello più alto di emergenza, mentre nel Regno Unito i casi positivi sono saliti a 51. Nell’aggiornamento ai deputati sull’emergenza, il ministro della Sanità, Matt Hancock, ha spiegato che sono stati effettuati finora 15 mila test. Il ministro ha parlato di uno scenario di «crescente gravità», assicurando tuttavia come il premier Boris Johnson che l’approccio del piano governativo è «prepararsi al peggio, lavorando al meglio» per «contenere» la diffusione del virus nei limiti possibili.

Berlino: «Conavirus è pandemia»

Per il ministro tedesco della Salute Jens Spahn l’emergenza coronavirus è diventata «una pandemia globale». Spahn l’ha detto parlando al Bundestag, il parlamento tedesco. La Germania è il primo Paese a definire il Covid-19 un fenomeno pandemico, mentre l’Oms nei giorni scorsi ha continuato a parlare di epidemia e non di pandemia, sostenendo che il virus può essere ancora contenuto.

Oms: tasso mortalità 3,4%, più dell’influenza stagionale

Per Organizzazione Mondiale della Sanità il coronavirus causa «una malattia più grave dell’influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l’influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1% di quelli infetti. Mentre molte persone in tutto il mondo hanno accumulato immunità ai ceppi stagionali» questo, continua l’Oms «è un nuovo virus a cui nessuno è immune”. “Abbiamo vaccini e terapie per l’influenza stagionale, ma – ha aggiunto ancora l’Organizzazione – al momento non esiste un vaccino e nessun trattamento specifico per il Covid-19».

Francia

Aumentano i casi di coronavirus in Francia, altre 10 persone sono risultate positive al contagio, nella zona di Mulhouse, nell’est del Paese. Sono membri di due famiglie che avevano partecipato a un raduno religioso. 

Germania

In Germania il bilancio dei contagiati sale 240, nelle ultime ore sono stati registrati 44 nuovi casi, visto che fino alle 10 di questa mattina, i casi confermati erano 196. La regione più colpita resta il Nordreno-Vestfalia con 111 casi. Seguono la Baviera con 48 e il Baden-Wuerttemberg con 44.

India

In India 14 turisti lodigiani sono risultati positivi al test del coronavirus. In totale sono 21 gli italiani in quarantena da ieri, 3 marzo, in una struttura militare a Delhi. A dare le informazioni è l’Ambasciata italiana a Delhi. alimentari e beni di prima necessità. Il gruppo era in viaggio in India dalla fine di febbraio, assieme ai due coniugi già risultati affetti dal virus e ricoverati in isolamento due giorni fa Jaipur.

Iran

In Iran sono stati registrati 15 nuovi decessi per il virus, le vittime salgono così a 92. I contagi complessivi confermati sono 2.336, contagiato anche un nuovo membro del governo. Il ministro dell’Industria Reza Rahmani è risultato positivo a test compiuti nelle ultime ore. In precedenza era stata colpita la vicepresidente Masoumeh Ebtekar e diversi alti funzionari, oltre ad almeno 23 parlamentari.

Iraq

L’Iraq ha registrato il primo decesso di un paziente affetto da coronavirus. Come dichiarato dal portavoce della direzione sanitaria provinciale, si tratta di un uomo di 70 anni deceduto oggi 4 marzo a Souleimaniyeh, nel Kurdistan iracheno. Finora i casi confermati nel Paese sono 31.

Polonia

La Polonia ha annunciato il primo caso di contagio da coronavirus sul suo territorio: si tratta di uomo che aveva soggiornato in Germania. Il paziente non è anziano – quindi non fa parte dei soggetti a rischio – e, come riferito dal ministro della Sanità Lukasz Szumowski, ha avuto «relativamente pochi contatti» con coloro che lo circondavano. Altre 68 persone sono attualmente ricoverate in Polonia per verificare se contagiate o meno, e circa 500 sono in quarantena.

Corea del Sud

Salgono i contagi in Corea del Sud dove sono stati registrati 516 nuovi casi, facendo aumentare il numero delle persone colpite a 5.328. Le vittime salgono a 32 con quattro nuovi morti.

Primi casi positivi in Argentina e Cile

Primi casi di contagio da coronavirus in Argentina e Cile. In Argentina un uomo di 43 anni, di ritorno da un viaggio in Italia, è stato posto in isolamento in una clinica privata di Buenos Aires. «Fortunatamente – ha spiegato la ministra della Sanità argentina, Gines Gonzalez – il paziente non presenta un quadro clinico complesso». In Cile, invece, il primo paziente risultato contagiato è un uomo di 33 anni che ha viaggiato per circa un mese in diversi Paesi asiatici. Il paziente è stato ricoverato nell’ospedale di Talca, a 350km a Sud della capitale Santiago. 

La Banca mondiale stanzia 12 miliardi di aiuti

La Banca mondiale stanzia 12 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza coronavirus. Le risorse saranno messe a disposizione dei Paesi in via di sviluppo. Ad annunciarlo, il presidente della Banca mondiale, David Malpass. «L’obiettivo è offrire un’azione rapida ed efficace ai paesi che ne hanno bisogno», spiega Malpass.

Salgono a 9 le vittime negli Usa

Sono salite a nove le vittime di coronavirus negli Stati Uniti, tutti nello stato di Washington. Mentre sono 106 i casi positivi registrati fino ad ora nel Paese, distribuiti in 12 stati. Tra i più colpiti la California, con 20 contagi e lo stato di Washington con 18. A New York è stato registrato un secondo caso. Si tratta di un uomo che vive nella contea di Westchester e lavora a Manhattan. Lo ha rivelato il governatore dello stato Andrew Cuomo. Il paziente risultato positivo ai test soffre di difficoltà respiratorie ed è attualmente ricoverato. Non sembra ci sia un legame con i Paesi in cui il coronavirus è diffuso, a differenza del primo caso newyorkese legato all’Iran. La Food and Drug Administration, organo competente negli Stati Uniti per la protezione della salute pubblica, ha annunciato nuove regole e un significativo aumento dei test per svolgere la diagnosi del coronavirus. Saranno così circa un milione i cittadini americani che, entro il fine settimana, dovrebbero essere sottoposti al tampone: è stata l’amministrazione di Donald Trump a comunicarlo, lunedì primo marzo.

Primo decesso in Spagna

La comunità Valenciana ha confermato oggi, 3 marzo, che è stato accertato il decesso coronavirus – correlato risalente al 13 febbraio scorso. Originariamente la causa della morte dell’uomo (69 anni) era stata attribuita a una polmonite di origine sconosciuta, secondo quanto riferito dal quotidiano El Pais. Si tratta quindi del primo caso confermato di decesso in Spagna correlato al coronavirus. Secondo l’ultimo bilancio del Ministero della Salute spagnolo, al momento, nel Paese iberico si registrano 151 casi di contagio.

Francia

Crescono i casi confermati di coronavirus in Francia. E’ di 212 positivi l’ultimo bilancio diffuso dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Dodici sono i pazienti guariti, 4 i morti rispetto ai 3 di ieri, 152 i casi riconducibili a “cluster” sul territorio. Per far fronte all’emergenza, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato su Twitter di volere requisire tutti gli stock e la produzione di mascherine.

Romania

Un nuovo caso di infezione da coronavirus è stato confermato oggi in Romania. Si tratta di un uomo di 47 anni di Timisoara che è entrato in contatto con la donna di 38 anni già diagnosticata nei giorni scorsi con coronavirus al rientro dall’Italia. I due, secondo quanto riportato da Mediafax, viaggiavano sullo stesso aereo. E’ quindi salito a quattro il numero di contagiati nel paese balcanico.

Marocco

Confermato il primo caso di coronavirus in Marocco. Il ministero della Salute ha comunicato che si tratta di un cittadino marocchino di 39 anni che risiede in Italia. Era arrivato con un volo da Bergamo lo scorso 27 febbraio. La sera del 2 marzo si è presentato spontaneamente al pronto soccorso dell’ospedale di Moulay Youssef, perché aveva i sintomi di quella che credeva una forte influenza. È stato subito sottoposto ai test ed è risultato positivo. I passeggeri del volo che aveva portato in Marocco l’uomo, 104 in tutto, sono stati rintracciati e sono sottoposti in queste ore ai test previsti. Alcuni viaggiatori, compreso il personale di bordo, hanno scelto l’isolamento volontario, in attesa dei test. In isolamento anche i parenti e gli amici del 38enne positivo. Il governo marocchino ha fatto sapere che sono a disposizione 671 posti letto in camere attrezzate per l’isolamento e sono tutti operativi.

Gibilterra

Primo caso di coronavirus a Gibilterra, un uomo appena tornato da un viaggio nel Nord Italia. La persona che lo accompagnava non presenta sintomi. L’uomo è rientrato dall’Italia con un volo diretto a Malaga. Le autorità di Gibilterra, territorio britannico situato sulla costa meridionale spagnola, stanno ora cercando di identificare gli operatori sanitari che hanno curato il paziente e i contatti avuti dal contagiato, che ora è a casa in isolamento e sta abbastanza bene.

Oltre 30mila contagi in nel mondo

Sono oltre 90mila i contagi in tutto il mondo, secondo il rilevamento dell’università americana Johns Hopkins. Le vittime, invece, sono 3.117, le persone guarite 48.101.

Croazia

Nuovo caso in Croazia: si tratta di un camionista di Varazdin, che era stato in nord Italia, e che, dunque, fa salire il totale dei contagiati a nove. Intanto nel Paese non sono state imposte particolari restrizioni se non un invito, per tutti coloro che sono stati in Paesi (Cina, Giappone, Hong Kong, Singapore, Corea del Sud, Iran e nelle regioni italiane Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte) o in zone interessate dall’epidemia, a non frequentare riunioni e luoghi affollati.

Ucraina

Primo caso in Ucraina: a confermarlo è il viceministro della Sanità Viktor Liashko. «Ieri ho detto che avevamo quattro casi sospetti e oggi questo sospetto è confermato per una sola persona. Tutti i materiali e i campioni sono stati trasferiti al laboratorio dell’Oms ma il caso è stato registrato in Ucraina e abbiamo iniziato a lavorare con le persone con cui il paziente è entrato in contatto» ha detto il funzionario.

Lettonia

La prima paziente positiva al coronavirus nel Paese Baltico è una donna rientrata dall’Italia. Ad annunciarlo i servizi medici della Lettonia. La cittadina lettone è tornata sabato da Verona su un volo che aveva fatto scalo a Monaco. Si trova ora ricoverata in ospedale con suo figlio, che al momento non presenta sintomi. Tutto il resto della famiglia è stato messo in quarantena per i prossimi 14 giorni.

Tunisia

La Tunisia ha annunciato il primo caso di coronavirus nel Paese e si tratta, ha spiegato il ministro della Sanità Abdellatif Mekki, di un cittadino tunisino quarantenne tornato dall’Italia in traghetto il 27 febbraio scorso. I primi sintomi sono apparsi due giorni dopo, ha spiegato il ministro assicurando che il paziente è in isolamento e sia lui, sia la sua famiglia si trovano in sicurezza.

Oms: «Il virus si può contenere. Non è ancora pandemia»

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che «contenere il Covid19 è fattibile e deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, possono interrompere la trasmissione». «Stiamo monitorando la situazione ogni momento di ogni giorno e analizzando i dati – ha aggiunto -L’Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno».

Giordania

Il ministro della sanità giordano Saad Jaber ha annunciato il primo caso di coronavirus nel regno hashemita spiegando che si tratta di un uomo proveniente dall’Italia. Jaber ha poi aggiunto, citato dalla Petra, che l’uomo è adesso isolato in quarantena nell’ospedale principe Hamza. Una persona che aveva viaggiato con lui è stata posta in quarantena per precauzione ma non mostra al momento sintomi.

Onu, nuovi fondi per l’emergenza

Il capo degli affari umanitari dell’Onu, Mark Lowcock, ha svincolato 15 milioni di dollari dal Central Emergency Response Fund (Cerf) per contribuire a finanziare gli sforzi globali per contenere il coronavirus. Lo comunica il Palazzo di Vetro. Il finanziamento è stato erogato a Oms e Unicef per attività essenziali tra cui il monitoraggio della diffusione del virus, lo studio dei casi e il funzionamento dei laboratori nazionali.

Massima allerta in Europa

L’agenzia Ue del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha annunciato che il livello di rischio del coronavirus è aumentato, da moderato ad ‘alto’: “In altre parole questo significa che il virus sta continuando a diffondersi”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, presentando il ‘Corona response team‘, una task force con cinque commissari Ue per affrontare i vari aspetti del coronavirus.

Rinviata la MotoGp in Thailandia

In Thailandia è stato rinviato il Gran Premio di motociclismo previsto per il prossimo 22 marzo. L’annuncio arriva il giorno dopo la cancellazione del Gp del Qatar, prima gara della stagione, che si sarebbe svolta l’8 marzo. Diversi altri eventi motoristici sono già stati annullati o rinviati a causa del coronavirus, tra cui il Gp di Cina Formula 1 in programma per il 19 aprile a Shanghai e un evento di campionato di Formula E in programma per il 21 marzo a Sanya, sull’isola cinese di Hainan.

Cancellato il Salone del Libro di Parigi

Annullato anche il Salone del libro di Parigi, in programma dal 20 al 23 marzo. «In seguito alle decisioni del governo di vietare i raduni con più di 5000 persone in un ambiente chiuso, abbiamo preso con rammarico la decisione di annullare l’edizione 2020», ha scritto in una nota il presidente della manifestazione, Vincent Montagne.

In copertina: una scuola di Taiwan

Il parere degli esperti

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