La vicenda di Luca Franzese e la sorella morta in casa positiva al coronavirus

Un video triste che ha fatto discutere. Vero o falso? Purtroppo vero, ma spieghiamo come è andata

Da domenica 8 marzo 2020 sera riceviamo richieste di verifica in merito al video pubblicato nel profilo Facebook di Luca Franzese alle ore 19:50 dove racconta, con il comprensibile dolore, il decesso della sorella in casa e dove denuncia l’assenza da parte delle istituzioni napoletane nel trattare il loro caso. Inoltre, nel video, racconta di aver richiesto con insistenza che venisse fatto il test del tampone per verificare se la sorella era stata contagiata dal nuovo Coronavirus.

In un secondo video, pubblicato dopo la mezzanotte, racconta che il tampone fatto alla sorella era risultato positivo. La storia prosegue con un terzo video, pubblicato alle ore 13:28 del 9 marzo 2020, in cui vuole tranquillizzare gli amici che lo avevano incontrato prima di sabato sera siccome, a detta sua, prima di allora non aveva avuto contatti con la sorella che non vedeva da tempo.

L’operato delle istituzioni

Contattato telefonicamente il Comune di Napoli, ho avuto modo di parlare con l’assessore alle pari opportunità, libertà civili e alla salute, Francesca Menna, per parlare dell’accaduto. A quanto apprendiamo, la famiglia Franzese era riuscita a farsi dare nella serata di domenica 8 marzo il contatto di un’agenzia funeraria disposta ad occuparsi della donna.

Non solo, Francesca Menna ci racconta che si era occupata del caso nella mattinata del 9 marzo 2020 contattando il vicesindaco Enrico Panini, con delega ai cimiteri, che a sua volta aveva trovato un’altra agenzia funeraria disposta ad occuparsi delle operazioni. Contattata la famiglia, quest’ultima ha informato le istituzioni che i Carabinieri erano già intervenuti.

Positiva, ma «morta con»

Da quel che apprendiamo durante la telefonata, la sorella di Luca soffriva di ripetuti episodi di epilessia importanti e risultava provata dal punto di vista medico. Positiva al tampone, risulta che sia morta non «per» ma «con» coronavirus. L’informazione sarebbe stata fornita all’assessora da parte del direttore dell’ASL Napoli 1 Verdoliva.

L’associazione funeraria italiana

Contattando telefonicamente l’associazione EFI – Eccellenza Funeraria Italiana abbiamo avuto conferma che le istituzioni, tra questi il vicesindaco di Napoli, si erano attivate una volta venute a conoscenza del caso e questa mattina i membri dell’associazione si erano resi disponibili ad occuparsi della sorella di Franzese. Una volta data la disponibilità, si è scoperto che la famiglia aveva già trovato un’altra agenzia funebre che si occupasse del caso.

Nota personale dell’autore: Le mie più sentite condoglianze alla famiglia Franzese.

Il parere degli esperti:

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