Coronavirus. Il Metodo di Bella, già dimostratosi inefficace per i tumori, non funziona nemmeno col Covid-19

Tornano a circolare articoli che tessono le lodi del metodo Di Bella, stavolta contro il SARS-CoV2

Sul sito della emittente locale Telecolor è possibile trovare un sunto di una intervista in cui il dottor Giuseppe Di Bella (figlio del professor Luigi Di Bella), elenca alcune raccomandazioni e considerazioni sulla pandemia di Covid-19. Il filmato è ancora reperibile su YouTube. Affermazioni analoghe vengono riportate anche in un’altra intervista al medico su Radio Radio Tv.

Il titolo del post in cui viene annunciato il servizio richiama al «Metodo Di Bella: Covid-19, prevenzione antivirale». Si tratta di una terapia inventata dal padre Luigi di cui, come vedremo, non è stata dimostrata alcuna efficacia. Cominciamo prima dalle affermazioni principali riportate nell’articolo.

Mutazioni ed emozioni, in virologia

Dai suggerimenti attribuiti al Dottore non si evince un collegamento diretto col metodo del Padre. Si fanno invece riferimenti a un virus (il SARS-CoV2) che muta velocemente, ma tali modifiche riguardano l’intero genoma e non implicano necessariamente la proteina Spike, utilizzata dal patogeno per infettare le cellule, la cui mutazione è invece piuttosto rara. 

Infine, si allude alla possibilità che panico e paura indeboliscano il Sistema immunitario. Si tratta di tesi che avevamo già visto, esibite da altri presunti guru delle Medicine alternative, che potrebbero portare ad alimentare la pericolosa credenza, secondo la quale sarebbe la stessa paura della malattia a causarla, come succede col metodo Hamer, nella Nuova medicina germanica.

Mangiare sano ci protegge dai virus?

Ed è dopo questa premessa che entra in gioco indirettamente il MDB, abbinato ad una alimentazione sana, con l’assunzione di retinoidi, vitamine, lisozima, lattoferrina e resveratrolo, definiti come parte del MDB. 

«Per diminuire l’effetto nefasto di questi fattori è importante una sana alimentazione, parca e varia abbinata all’assunzione, secondo prescrizione medica, di alcuni importanti componenti della terapia Di Bella come i retinoidi, le vitamine, il lisozima, la lattoferrina e il resveratrolo, tutti elementi che hanno evidenze scientifiche».

Raccomandazioni riguardo a determinate sostanze, che unite a una particolare dieta, potrebbero dare una protezione antivirale rafforzando il Sistema immunitario, sono un cavallo di battaglia molto usato anche da altri personaggi, che in questo periodo cercano di riciclare le proprie vecchie narrazioni in chiave Covid-19.

Certamente avere un buon Sistema immunitario è molto meglio di non averlo affatto, specialmente se parliamo di infezioni virali; tuttavia in mancanza di un vaccino che lo prepari tempestivamente a produrre i relativi anticorpi, non c’è vitamina o altra sostanza che tengano. 

Il lisozima ha proprietà antivirali?

Nell’articolo si menziona inoltre una sostanza in particolare – presente nel MDB – come dotata di proprietà virali promettenti: il lisozima.

«Per migliorare la risposta immunitaria, migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’apparato respiratorio e dell’epitelio ciliato ci vengono in aiuto le molecole biologiche del Lisozima, regolarmente usate dal prof. Luigi Di Bella e dai medici che conoscono il MDB, con risposte costantemente positive, antibatteriche, antivirali, antiprotozoarie, immunomodulanti, senza la minima tossicità. E’ una delle molecole biologiche  particolarmente utili e non tossiche».

Si tratta di una sostanza citata spesso dai guru delle Medicine alternative, vantandone le proprietà antivirali. Il problema è che il lisozima è un enzima noto per la sua proprietà battericida. I batteri non sono virus, cosa che un medico dovrebbe sapere. Venne scoperto da Alexander Fleming prima della più nota penicillina, il primo antibiotico della Storia.

Cos’è il metodo di Bella

Infine, cerchiamo di capire cosa si intende per «medoto Di Bella» (MDB).

«Ancora una volta il ruolo della prevenzione secondo il MDB – riporta Telecolor riferendosi al Covid-19 – gioca un ruolo fondamentale per tutelarsi di fronte all’attacco di un virus che pare sia in grado di mutare molto velocemente. Altri fattori da tenere monitorati sono  il panico e la paura che indeboliscono il sistema immunitario».

L’ultima news che ha avuto un certo seguito riguardo al Metodo risale al 2017. La Ausl di Teramo avrebbe autorizzato allora il metodo Di Bella per un paziente, come riportato in un articolo della Gazzetta di Modena (poi rettificato), questa notizia si è poi rivelata del tutto infondata, e smentita dalla stessa Ausl, come spiegato su Wired

La fonte sarebbe stata proprio una eMail del dottor Di Bella, dove si leggeva che un paziente oncologico abruzzese avrebbe ottenuto miglioramenti dopo essere stato sottoposto a esso, «ratificato, accettato e richiesto da un centro oncologico collegato all’Asl di Teramo, che ha verificato, misurato e documentato i progressi nella cura di un tumore al cervello». Di Bella ha poi smentito di aver fatto tali affermazioni in una replica.

Che la terapia del Prof. Luigi Di Bella non funzioni è stato già verificato con tutti i crismi, ed è possibile approfondirne le ragioni anche in una apposita pagina di Airc. Il metodo Di Bella consisteva in un insieme di farmaci e vitamine che prometteva di guarire dai tumori senza effetti collaterali. Tutto questo non è mai stato dimostrato in alcuno studio scientifico serio.

A seguito della morte del Professore, la promozione del Metodo è proseguita da parte del figlio Giuseppe, come riportato nel sito del debunker medico Salvo Di Grazia, dove potete trovare una ricostruzione accurata del fenomeno.

«Pochi sanno – continua Di Grazia – che oltre all’utilizzo come terapia anticancro il gruppo ora gestito dai figli di Di Bella afferma di poter curare anche altre malattie quali l’epatite C, il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson ed il morbo di Crohn, oltre a malattie autoimmuni e neurologiche».

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